Di qualche giorno fa la notizia del rinvenimento, a Rionero, di depositi incontrollati di rifiuti speciali sul suolo pubblico e in zone isolate e periferiche del centro abitato, opportunamente segnalati e denunciati dal Comando di Polizia Locale.
Nella stessa direzione converge l’azione delle Guardie Ecozoofile Fare Ambiente del coordinamento provinciale di Melfi.
Questa la nota con i dettagli pervenuta alla nostra Redazione:
“Le sottoscritte Guardie Ecozoofile G.P.G. e U.P.G. De Rosa Gerardo, appartenente al D.O.T. di Barile, con le Guardie Ottaviani Enzo e Milioto Federico, appartenenti al Comando Provinciale di Melfi, il giorno 12/03/2019 constatavano durante il servizio sul territorio di Rionero in Vulture una discarica di materiale vario sita in via Nazionale S.S. 93 vallone Fontanelle (lavandini, gomme, rifiuti urbani di genere domestico, frigoriferi, sacchi di plastica contenenti concimi chimici agricoli svuotati).
Il tutto fatto presente all’Amministratore Comunale Cardillicchio Andrea del Comune di Rionero in V.
Ci si è recati sul sito in discussione, presa visione dei materiali ivi depositato, con relativa documentazione fotografica e filmata da parte delle Guardie, si è chiesto all’Amministrazione la bonifica del sito.
Addì 22/03/2019 nel servizio di perlustrazione nel Comune di Rionero in V. le Guardie Ecozoofile Milioto Federico ed Ottaviani Enzo, nell’espletazione del servizio a tutela ambientale, riscontrano nuovamente il sito del 12/03/2019, in via Nazionale S.S 93 vallone Fontanelle, con discarica di materiale vario, come da relazione dello stesso giorno, dove si accerta che non è stata effettuata alcuna rimozione in merito.
Nelle more di una possibile contestazione ai fini dell’accertamento degli illeciti amministrativi, come noto nel decreto legislativo n. 152/2006 (Codice dell’Ambiente) — di cui gli artt. 255 e 256 disciplinanti rispettivamente l’’abbandono di rifiuti’ e l’’attività di gestione e di rifiuti non autorizzata’.
Codesto equipaggio procede alla denuncia agli Uffici in intestazione di poter monitorare con successive indagini la sussistenza o meno dell’alterazione del sito”.