Ecco quanto diffuso ieri, in una nota congiunta, da Fiom e Nidil-Cgil, Fim e Felsa-Cisl, Uilm-Uil e Uiltemp, in merito alla questione riguardante gli ex lavoratori somministrati dell’azienda CMD di Atella:
“Si è tenuto nella giornata odierna nella sede di Confindustria Basilicata l’incontro con la Cmd di Atella e con le organizzazioni sindacali regionali per discutere della vertenza in atto relativa ai lavoratori dello stabilimento.
L’incontro è stato convocato per esaminare la proposta aziendale ricevuta dalle organizzazioni sindacali e soprattutto per discutere delle integrazioni che necessariamente devono essere parte integrante del possibile accordo in quanto garantiscono tutti i lavoratori a partire da coloro che hanno perso il lavoro da ottobre 2018.
Dal suddetto incontro registriamo la ricezione di alcune modifiche migliorative da noi proposte, ma ad oggi la trattativa si è arenata in quanto non ci sono ancora tutte le condizioni e le garanzie che ci consentono di dare risposte, a partire da coloro che hanno il maggior disagio sociale – poiché senza stipendio – e che necessariamente devono trovare soluzioni concrete tenuto conto anche degli investimenti futuri della Cmd nel settore aeronautico.
Su richiesta delle organizzazioni sindacali la Cmd dovrà inoltrare ulteriori informazioni e dati alle stesse, quest’ultimi necessari per eventuali avanzamenti della trattativa e per poter ricollocare i lavoratori fuoriusciti da ottobre già a partire da luglio e dettagliare la stabilizzazione entro i prossimi 30 mesi di almeno 34 unità, alle quali vanno aggiunti ulteriori lavoratori da stabilizzare sulla base di turnover o prepensionamenti.
Le organizzazioni sindacali, inoltre, valuteranno nelle prossime ore insieme ai lavoratori ulteriori iniziative affinché si possa giungere ad un accordo che necessariamente dia certezze e risposte per tutti i lavoratori, considerando i futuri investimenti anche attraverso fondi pubblici.
Auspichiamo a breve la ripresa del confronto non escludendo un nuovo interessamento anche da parte del Prefetto”.