Al Liceo “Quinto Orazio Flacco” della cittadina oraziana ha preso il via l’evento più importante dell’anno: il Certamen Horatianum.
95 studenti, 2 nazioni straniere e 10 regioni italiane per un evento culturale internazionale, ormai consolidato ed annoverato dal Miur tra le migliori competizioni scolastiche che promuovono le eccellenze.
Consta in una traduzione o raffigurazione pittorica di alcuni brani del sommo poeta di Venosa, Orazio, si organizza dal 1987 e quest’anno giunge alla 33esima edizione.
Tutto è iniziato ieri, Martedì 16 Aprile, con lo svolgimento della gara di Latino e della competizione artistica:
- gli studenti dei licei Classico e Scientifico si sono cimentati nella traduzione di un’Epistola ed un’Ode;
- pergli studenti del Liceo Artistico la prova consisteva nel riprodurre graficamente un testo di Orazio.
Contemporaneamente, nell’aula magna si è tenuta una conferenza su “I Classici alla Prova” con:
- Giovanni Cipriani, prof. emerito dell’Università di Foggia;
- prof.ssa Antonia Piva, dirigente scolastico presso il liceo statale “Duce degli Abruzzi” di Treviso.
Cipriani e Piva hanno commentato:
“continuiamo a pensare che non c’è più lingua viva come il Latino.
Il modo per avvicinare gli studenti a questa lingua sono vari, a partire dalla letteratura.
Forse ci siamo dimenticati che il testo letterario ha a che fare con i vocaboli.
Se uno vuol definirsi prof. di Latino deve conoscere bene l’Italiano.
Se uno rimane legato al concetto di letteratura ha una visione parziale del Latino, perché il Latino ha avuto la sua civiltà.
È importante parlare dei grandi studiosi latini, dà la possibilità di esprimere più pensieri.
Bisogna avere il coraggio di allargare i canoni della letteratura”.
Prima della prova, alcune alunne della scuola organizzatrice, Alessia ed Arianna della classe IV B del Liceo scientifico, hanno riferito:
“dalle 5:30 eravamo sveglie, prese da tanta ansia con il cuore che ci batteva a mille.
Sarà una esperienza emozionante, al di là del risultato”.
Terminata la prestazione, hanno affermato:
“Ci aspettavamo una prova più difficile”.
L’Epistola I, 10, riservata ai 68 studenti del liceo classico, era un elogio alla vita campestre, mentre l’Ode, riservata agli studenti del Liceo Scientifico, era “Il Ritorno della Primavera”, la IV del I libro.
Finito lo scritto, due studenti del Liceo Classico “Cagnazzi” di Altamura, Michele Picerno e Luigi Loporcaro, hanno commentato:
“la prova era fattibile, tranne la parte finale complicata, dovuta al fatto che traducevamo un’opera di Orazio per la prima volta.
Altra difficoltà incontrata, sul sermo quotidianus, che a scuola difficilmente si traduce”.
Alcuni studenti sono ospitati da alunni del Quinto Orazio Flacco, come Dafne Dodesini del Liceo Artistico di Treviglio (Bg), ben accolta da Giorgia Curatella che spiega:
“mi piace accogliere studenti di altre regioni.
In famiglia siamo ospitali, troviamo che confrontarci con altre regioni e culture faccia aumentare il nostro bagaglio di conoscenze”.
Ampio il programma di questa esaltante edizione.
16 Aprile, presso la sede dell’I.I.S.S. “Q. Orazio Flacco”:
- ore 8:00 riconoscimento candidati;
- ore 8:30 svolgimento della gara di latino e della competizione artistica;
- ore 9:00, in Aula Magna, Angolo della Didattica “I Classici alla Prova”, con Giovanni Cipriani, Professore Emerito dell’Università di Foggia, il quale ha parlato de “I classici e la televisione/il cinema”;
- intermezzo musicale a cura del Liceo Musicale;
- a seguire la Prof.ssa Antonia Piva, Dirigente Scolastica presso il Liceo Statale “Duca degli Abruzzi” di Treviso ha discusso su “I classici e il territorio: Orazio, poeta di Lucania”. Hanno accompagnato l’evento le performance pittoriche curate dal Prof. Pasquale Covella, già Dirigente Scolastico;
- ore 15:00 “Alla scoperta dei luoghi oraziani” presso il Cinema Teatro Lovaglio;
- ore 21:00 evento “Musica e Parole”, a cura dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Venosa, nel corso del quale Giovanni Caccamo incontrerà i giovani.
Ad introdurre Giovanni Caccamo ci sarà l’orchestra per Archi del Liceo musicale “Quinto Orazio Flacco”, diretta dal prof. Francesco Lisena, che, alcuni giorni fa, ha vinto il primo premio in Lombardia, a Stradella (Pv), in occasione del Concorso internazionale di musica, con l’ouverture “Le Ebridi- la grotta diFingal”, opera 26 di Felix Mendelssohn Bartoldy, in una versione integrale per archi a cura del M° Lisena.
Giovanni Caccamo nasce a Modica, in Sicilia, l’8 dicembre del 1980 e della Sicilia ha tanto: i colori, il calore, l’aria barocca e al tempo stesso così profumata.
Scoperto da Battiato, Giovanni Caccamo, scartato alle selezioni di XFactor nel 2011 e dopo qualche esperienza televisiva e al fianco di Franco Battiato, debutta a Sanremo nel 2015 nella categoria Giovani, vincendo con la canzone “Ritornerò da te”.
Ritorna all’Ariston nel 2016, tra i big, e sale sul palco insieme a Deborah Iurato con il pezzo “Via da qui” che quell’anno arriva terzo.
Giovanni Caccamo a Sanremo 2018 prova a raccontarci il suo concetto di Eterno con una canzone di cui è autore, insieme a Cheope, cioè Alfredo Rapetti, figlio di Mogol.
Il 17 Aprile, presso la sede dell’I.I.S.S. “Q. Orazio Flacco”:
- ore 8:30 Convegno di Studi col Prof. Nicola Gardini “Un modo di leggere Orazio lirico”;
- il Prof. Paolo Fedeli, presidente del comitato Tecnico Scientifico – Accademico dei Lincei, farà una Riflessione sui versi oraziani oggetto del Certamen Horatianum 2019;
- saluti delle autorità scolastiche ed istituzionali;
- Cerimonia di premiazione;
- ore 12:00 chiusura dei lavori e partenza dei partecipanti.
Complimenti a tutti i giovani studenti: comunque andrà sarà un successo.
Di seguito tre foto della manifestazione.