Nella giornata dello scorso 17 Aprile, all’esito di indagini coordinate della Procura della Repubblica e delegate ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Melfi e della Stazione Carabinieri di Barile, è stata data esecuzione alla misura cautelare emessa dai GIP presso il Tribunale di Potenza che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di un 21enne, S. L., nato a Melfi il 04.10.1997, ritenuto responsabile di sfruttamento della prostituzione, atti persecutori e violenza privata.
Le indagini hanno consentito di accertare che l’uomo, sin dal Giugno 2017, aveva fatto prostituire la sua giovane compagna 23enne con varie persone anziane dell’area del Vulture-Melfese, concordando egli stesso il luogo, le modalità ed il costo delle prestazioni sessuali, incassando e gestendone i relativi proventi.
La vicenda, negli ultimi mesi, aveva assunto contorni ancora più inquietanti, in quanto, nonostante la donna fosse in avanzato stato di gravidanza, l’uomo aveva continuato a gestirne la prostituzione, trattandola alla stregua di un oggetto a sua disposizione.
L’indagato, infatti, per soddisfare il suo bisogno di denaro, era giunto a minacciare e pressare, con insistenti telefonate e messaggi, uno dei clienti abituali della ragazza che, da quando si era reso conto che la stessa era in “stato interessante”, aveva fermamente rifiutato di avere ulteriori rapporti sessuali con la giovane.
Analoghe condotte erano usate anche nei confronti di altri clienti per indurli ad accettare, prontamente, le sue richieste di nuovi incontri a pagamento con la ragazza.
Ad esito di attività di indagine effettuata in tempi brevissimi, l’uomo, in esecuzione dell’ordinanza del g.i.p. di Potenza che ne ha disposto la custodia cautelare in carcere, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Potenza.