Il 12 Aprile è stato presentato a Matera, presso l’I I.S.G.B Pentasuglia, il cortometraggio “Torre degli Embrici … sulle tracce dei reperti scomparsi”, realizzato dalle classi quinte dell’Istituto Comprensivo “ex Circolo Didattico Michele Preziuso” di Rionero.
Si tratta di un progetto inserito nei percorsi culturali di Matera Capitale della Cultura 2019, la cui ispirazione è scaturita dal libro del Prof. Donato Sicuro, “I Cardellini non cantano più”.
Grazie all’incontro con l’autore, i bambini hanno scoperto l’esistenza del sito della Torre degli Embrici, alla periferia di Rionero, in aperta campagna.
Un luogo affascinante e di notevole interesse, da molti ignorato e poco frequentato.
Esso si colloca nel filone dell’antica civiltà romana, con reperti come la statua di marmo raffigurante Afrodite, privata di arti e del capo, attualmente conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Melfi.
I bambini hanno inoltre appreso, dalla lettura del libro del Prof. Donato Sicuro, che 23 reperti del sito in questione si trovano attualmente esposti in una teca del Museo Delle Belle Arti di Budapest.
Da qui le domande: come, quando, perché?
Svelare l’”enigma” ha costituito il fulcro della ricerca.
Una ricerca lunga ed appassionante, snodata in un lavoro didattico che ha avuto dei punti focali, come la valorizzazione del territorio come patrimonio culturale; l’istituzione del martedì letterario incentrato sulla lettura; e l’utilizzo di strumenti digitali come metodo innovativo della ricerca stessa.
Tutto questo ha richiesto visite al sito, incontri con l’archeologa, visite alla Biblioteca Giustino Fortunato per il consulto di informazioni e, ancora, una visita al museo di Melfi.
Tutto il lavoro è stato conglobato nel cortometraggio presentato il 12 Aprile a Matera.
Ecco il commento della scuola:
“Il lavoro è stato ancorché stimolante, perché si articolava in sfide, considerando che la partecipazione era aperta a tutte le scuole d’Italia, e far parte di una sfida stimolava ancor più la competizione.
I nostri alunni erano inseriti nella seconda sfida che prevedeva appunto un laboratorio creativo di Umanesimo Solidale.
A tale scopo si sono attuate metodologie innovative rapportate all’engagement delle fasce giovanili, e non solo, in quanto si estende a tutta la comunità, nella logica di rendere tutti partecipi di un patrimonio, come potenziale serbatoio di risorse per lo sviluppo culturale e civile della popolazione.
L’accoglienza e l’entusiasmo, suscitati alla visione del cortometraggio nel consesso di Matera, Capitale europea 2019, sono state il riconosxcimento di tanta fatica spesa nella realizzazione di questo progetto.
Il coordinatore Prof. Nicola Barbuti, rappresentante del polo Di Culther Apulian, è quasi trasalito di meraviglia di fronte alle bellezze naturali che facevano da sfondo alla suntuosità del sito archeologico: i prati verdi e il carezzevole tratto degli orizzonti svelavano una regione che non conosceva ed ebbe a dire che ‘la Basilicata non è una regione che va riscoperta, ma scoperta!'”
Hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto:
- 80 alunni delle classi quinte di scuola primaria;
- i docenti, animati da passione ed impegno;
- i genitori, che hanno manifestato apertura ed ampia disponibilità;
- le Associazioni.
Facciamo i complimenti a tutti loro e alla Dirigente, prof.ssa Tania Lacriola, per la volontà di mantenere la scuola viva e in cammino con i tempi.