Il centro storico di Atella gode di grande fascino.
Proprio al centro di questo borgo si trova l’Antica Abbazia, un posto ricco di storia ubicato nelle antiche cantine di un abate attraverso cui, grazie a una piccola porta detta “Portiello”, in passato era possibile uscire dalla cinta muraria della città angioina in caso di assedio, senza cavallo o carro.
Gerardina Bagarozza, proprietaria dell’attività assieme a suo marito Michele Ofanto, racconta come è nata la voglia di investire in terra angioina:
“Siamo partiti a San Fele, con una paninoteca nel ’97.
L’attività ci è costata anni di sacrifici, ma anche soddisfazioni, tanto che nel 2003 abbiamo deciso di ampliarci, investire nuovamente e creare un locale che somigliasse più ad un pub irlandese, con la possibilità di gustare anche un’ottima pizza.
San Fele era la nostra casa e ci ha ricambiato con molta riconoscenza nel momento in cui abbiamo deciso di migliorarci, dandoci la spinta per fare sempre meglio.
Mossi da una continua voglia di superare noi stessi, abbiamo capito che il nostro paesino, seppur accogliente, non bastava a contenere il nostro progetto.
Valutando di rivolgerci ad un pubblico più ampio, nel Marzo del 2016 abbiamo aperto ad Atella, in un contesto davvero affascinante e suggestivo.
Abbiamo fatto del nostro meglio, puntando ad una continua formazione, perché non si finisce mai di imparare e perché per noi la farina è diventata passione.
Abbiamo abbracciato la filosofia dell’Associazione Pizzaioli Gourmet, ben sapendo che volevamo portare sul territorio qualcosa di diverso, innovativo, che sposasse la qualità al 100 per 100.
Per fare questo, ci ha aiutato il corso tenuto da Luigi Acciaio (uno dei più importanti esponenti di questo ‘movimento’) e anche quello tenuto da Renato Bosco, uno dei più grandi pizzaioli degli ultimi tempi”.
Un lavoro meticoloso e organizzato, che ha portato Gerardina e Michele a valorizzare Atella e l’intero Vulture con la volontà di conquistare l’eccellenza, investendo in prodotti locali.
L’Antica Abbazia rappresenta anche un’ottima opera di restauro, dall’illuminazione sobria e gli interni curati, introdotta da un caratteristico cortile immerso in un bellissimo scenario.
Ma l’estetica non è tutto.
Michele, nelle vesti di valente pizzaiolo, punta alla semplicità della qualità.
Per la preparazione usa:
- Farine Macinate a Pietra di tipo 1 e tipo 3;
- grano italiano al 100%, derivante da un’agricoltura sostenibile, che non usa pesticidi e diserbanti;
- sale integrale non raffinato (proveniente da un’oasi marina protetta del WWF);
- lievito madre;
- acqua.
Aggiunge Michele:
“Con il nostro lavoro cerchiamo di offrire una pizza gustosa, ma prima di tutto sana, che apporti benefici alla salute.
Spesso molte persone la notte avvertono sete e un senso di gonfiore dopo aver mangiato una pizza.
Ciò è dovuto agli zuccheri presenti nella farina, che necessitano di tempo per scomporsi durante il processo di lievitazione (da zuccheri complessi a zuccheri semplici).
Ecco perché un buon impasto deve subire un processo di Lievitazione, Fermentazione ed infine Maturazione: ci vogliono dalle 24 alle 36 ore di fermo ad una temperatura controllata di 4°C.
I nostri impasti lievitano ben 48 ore e pensiamo proprio a tutti.
Proponiamo, infatti:
- pizze senza glutine;
- pizze 100% integrali;
- pizze con impasto Verace Napoletano.
Facciamo del nostro meglio per cercare la perfezione nella combinazione tra impasto lievitato e ingredienti, davvero ‘iperselezionati’.
Abbiamo la Pizza classica e quella Gourmet, quest’ultima condita con ingredienti Slow Food oltre a ottime birre artigianali, una bella selezione di vini, distillati, rum e un menù vastissimo che cambia di mese in mese.
Da noi, inoltre, solo caffè di qualità perché come soleva dire Burt Lancaster: ‘Si giudica un ristorante dal suo pane e dal suo caffè'”.
Facciamo i nostri migliori auguri a Gerardina e Michele perché hanno deciso di investire regalando al nostro territorio un esempio di bellezza, di storia e di attenzione verso la genuinità.