Nuove regole per calcolare l’assegno di mantenimento all’ex coniuge giungono dalla Commissione Giustizia della Camera
A quel punto, dal 13 Maggio, l’iter burocratico passerà all’aula di Montecitorio.
Sembra che ci sarà una novità molto rilevante: verrà eliminato il criterio del “tenore di vita” acquisito durante il matrimonio (che già più volte era stato messo in discussione dalla Cassazione).
Altra novità: nel momento in cui l’ex va a convivere con un nuovo partner o si sposa il sussidio viene interrotto.
“Il Messaggero” ha effettuato una ricostruzione (secondo la proposta di legge portata avanti dalla Morani) e in sostituzione del “tenore di vita” il giudice dovrà tener conto di altri parametri per stabilire la consistenza dell’assegno ovvero:
- la durata del matrimonio,
- il contributo fornito dai coniugi “alla conduzione familiare e alla formazione del patrimonio comune”,
- l’età e la salute dei due,
- la ridotta capacità reddituale dovuta a ragioni oggettive,
- il contributo per figli minori, disabili o non indipendenti a livello economico.
Sembra che la durata dell’assegno subirà anche delle modifiche: il mantenimento del coniuge, infatti, potrebbe diventare solo temporaneo nei casi in cui il giudice ravvisi “ragioni contingenti o superabili”.
Quindi il metro di valutazione dovrebbe essere quello delle “condizioni personali ed economiche in cui i coniugi vengono a trovarsi a seguito della fine del matrimonio”.
Cosa ne pensate?