In questi giorni è stata confermata la presenza della lontra, mammifero tra le specie più a rischio di estinzione, nell’area del torrente Gravina.
Vito Santarcangelo, responsabile scientifico del progetto dell’Ente di gestione del Parco della Murgia Materana, dichiara:
“Nonostante le attività di ricerca del progetto “InnGreenPAF”, finanziato dalla Regione Basilicata su fondi PO-FESR 2014-2020, siano cominciate da poco, stanno già consegnando importanti risultati.
Nei giorni scorsi, grazie a speciali tecniche di foto trappolaggio, sono state fatte alcune riprese in cui si vede chiaramente un esemplare di lontra, specie fortemente schiva e di difficile individuazione in ambiente naturale, anche per le sue abitudini quasi completamente notturne.
Ci tengo a specificare che la lontra è una delle specie di mammiferi più esposte al rischio di estinzione in Italia.
Essendo un predatore al vertice della catena alimentare di ecosistemi acquatici, la conservazione della lontra rappresenta una sfida particolarmente impegnativa, poiché implica la tutela della biodiversità, dell’integrità e della continuità degli ecosistemi fluviali e ripariali.
Pertanto, ritengo che la presenza del mammifero nella nostra Gravina sia una scoperta di rilevanza straordinaria”.
Una delle Azioni del progetto “InnGreenPAF” analizza lo stato di conservazione delle specie presenti nel Parco della Murgia Materana, ponendo particolare attenzione su quelle a maggior rischio di estinzione a livello globale.
E non è un caso che l’ambiente della Gravina di Matera, grazie alla sua inaccessibilità ed allo stato di conservazione dei luoghi, offra habitat idonei a specie come la Lontra (Lutra lutra), la Cicogna nera (Ciconia nigra), il Capovaccaio (Neophron percnopterus), la Ghiandaia marina (Coracias garrulus) e diverse altre, dando la possibilità a queste specie di nidificare e, quindi, di assicurare la conservazione stessa delle proprie popolazioni residue.
Continua Lamacchia:
“La situazione del Torrente Gravina, interessata da fortissimi carichi inquinanti provenienti dai depuratori di Matera e di Altamura, rappresenta la prima delle minacce a questa specie inserita dall’IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) tra quelle ‘in pericolo’, ossia tra quelle a maggior rischio di estinzione a livello mondiale.
L’Ente Parco della Murgia Materana continuerà il capillare monitoraggio delle specie su tutto il territorio che interessa lo sviluppo della Gravina di Matera e promuoverà collaborazioni con la Regione e con l’ISPRA per approfondire lo stato di conservazione di queste specie, nella speranza che possano avere in futuro le condizioni ideali per continuare a nutrirsi e riprodursi”.
Ricordiamo che l’anno scorso anche ad Avigliano (PZ), in località Imperatore, fu rinvenuto, dai Carabinieri Forestali della locale stazione di Castel Lagopesole, un esemplare di lontra europea (Luntra Luntra).
L’animale era esanime sul manto stradale, probabilmente investito da un’auto, e la sua visione ha dato speranza a coloro che comprendono la rarità, nonché l’importanza, di un suo avvistamento.
La presenza di lontre, infatti, è considerata un bioindicatore che conferma la sanità della biodiversità dell’ambiente in cui vivono.
(foto web)