All’esito di articolate indagini, originate da denunce di maltrattamenti ad opera delle dipendenti della struttura perpetrati in danno degli anziani ospiti della casa di riposo M.L. Cosentino a Lagonegro, sono state eseguite misure personali a carico della coordinatrice e di due operatrici socio sanitarie della menzionata struttura per reati di maltrattamenti pluriaggravati in danno di numerosi anziani e per abbandono di persone incapaci.
Gli elementi di prova raccolti hanno consentito di accertare che le tre dipendenti della Casa di Riposo ponevano in essere, con serialità, condotte gravemente vessatorie sotto il profilo fisico e morale, nei confronti degli anziani ospiti loro affidati per ragioni di cura e assistenza, molti dei quali non autosufficienti, adottando abitualmente comportamenti ingiustificatamente brutali nell’atto di somministrare medesimi alimenti, di praticare le quotidiane pulizie e durante le ordinarie attività.
È stato accertato che i pazienti, e in particolare quelli non autosufficienti, venivano percossi, intimiditi, umiliati con aggressioni fisiche o verbali, con frasi e comportamenti ingiuriosi e denigratori del tutto incompatibili con la loro condizione di minorata difesa.
La stessa coordinatrice della casa di riposo, tenuta a vigilare e a garantire il corretto comportamento delle operatrice addette agli anziani, consentiva e comunque non impediva il verificarsi il protrarsi delle condotte di maltrattamenti delle operatrici socio sanitarie di cui era pienamente consapevole )perché spesso verificatesi alla sua presenza).
A sua volta vessava gli anziani a lei affidati con comportamenti violenti, ingiuriosi, denigratori e intimidatori, urlando strattonandoli e rivolgendosi loro con il epiteti ingiuriosi, ponendo in essere atti di violenza fisica perfino nei confronti dei pazienti maggiormente bisognosi di assistenza in quanto affetti da patologia fisica o psichiatrica.
Consentiva infine che terapie farmacologiche venissero somministrate dalle O.S.S. e addirittura dalle inservienti anche con errori di somministrazione di farmaci.
In data odierna è stata eseguita l’ordinanza impositiva di misure degli arresti domiciliari nei confronti della coordinatrice della struttura e della operatrice socio sanitaria maggiormente aggravata da episodi di vessazione.
Mentre, ad una terza operatrice indagata (per cui era avanzata richiesta cautelare) è stata applicata la misura del divieto di dimora in un raggio di 100 metri dalla Casa di Riposo, unitamente all’obbligo di presentazione alla PG per tre volte a settimana.