Ieri sera l’Italia, da nord a sud, da Bologna a Rionero, ha smesso di combattere per regalare un futuro al giovane Patrick Majda, grande lavoratore, uomo energico, sportivo, appassionato e solare, prima che un tumore maligno sconvolgesse la sua esistenza e lo portasse via prima del tempo.
Perché sì, da qualche ora quel giovane uomo ha abbandonato questo mondo.
Patrick viveva a Bologna con la sua compagna Luciana, rionerese d’origine (via, per il suo lavoro di avvocato, dai tempi dell’Università).
Insieme ha lei era riuscito a trovare la forza e la dignità per chiedere aiuto.
Ecco il racconto che la sua amata divulgò 3 mesi fa tramite il sito di raccolta fondi “GoFundMe”.
“Lui è Patrick, il mio compagno, e quello che vedete è il suo straordinario sorriso. Un sorriso che il mostro che vive dentro di lui ha reso ormai solo un ricordo lontano.
Patrick è un ragazzo solare, sempre di buon umore, è il gentiluomo che ti apre lo sportello della macchina per farti accomodare, è uno sportivo sempre carico di energie o almeno così è stato fino al Gennaio del 2018, quando gli è stato diagnosticato un tumore maligno: adenocarcinoma mucinoso al colon con KRAS mutato, con metastasi al fegato.
Questo incubo ha messo da parte il nostro sogno di avere un bambino.
Ha subito, d’urgenza, un profondo intervento chirurgico con resezione di metà colon, dei segmenti VI e VII del fegato e della cistifellea. All’intervento sono seguite delle complicazioni e Patrick è stato in coma per 5 giorni. I medici non si pronunciavano, ma la sua forza di volontà e voglia di vivere lo hanno riportato tra noi.
Dopo oltre 40 giorni in ospedale ha recuperato le forze è si è sottoposto a 5 mesi di chemioterapia con Folfox, che purtroppo non hanno dato l’esito sperato. Ha quindi cambiato terapia passando al Folfiri, ma purtroppo il tumore si è dimostrato resistente anche a questa chemio.
Le complicazioni seguite all’intervento impongo a Patrick l’assunzione di farmaci anticoagulanti che gli impediscono l’accesso ad altre cure chemioterapiche.
Al momento in Italia non ci sono altri protocolli standard che possano salvagli la vita e neppure protocolli sperimentali.
Per le caratteristiche del suo tumore non c’è radioterapia né immunoterapia.
Rimane una flebile e remota speranza: un possibile protocollo chemioterapico in partenza all’INT di Milano, ma è necessario l’esito positivo all’analisi metilazione MGMT, siamo in attesa proprio in questi giorni e vi terremo aggiornati.
L’unica concreta speranza di salvezza per Patrick è presso il Penn Medicine’s Abramson Cancer Center Clinical di Philadelphia, Pennsylvania. Qui ci sono ben tre possibili protocolli di cui due immunoterapici: il TRK Inhibitor (serve a fermare la proliferazione delle cellule tumorali), il Hu5F9-G4 (agisce contro la proteina CD47 che inibisce l’attività antitumorale dell’organismo) il CDX-1140 (potenzia l’azione dei linfociti T, che sono le cellule che di fatto uccidono le cellule tumorali).
Le cure ovviamente hanno spese stratosferiche che io e Patrick non possiamo affrontare da soli.
Patrick è stremato dai dolori ma vuole continuare a vivere, vuole vedere nascere e crescere i suoi bambini, ha tutta la forza per farlo ma non può farlo da solo.
Abbiamo pochissimo tempo e tutto il bisogno del vostro aiuto!
Aiutateci a dargli una cura efficace, una possibilità di salvezza, un FUTURO! Donate quel che potete e diffondete questo messaggio a più non posso.
I soldi raccolti con le vostre donazioni saranno prelevati da me che sono la fidanzata di Patrick e l’unica persona che lo assiste, perché lui è troppo stanco e provato per poterlo fare autonomamente, e saranno tutti spesi per le sue cure.
Sono certa che ci sosterrete fino al punto di permettere a Patrick di curarsi, ma se l’obiettivo non sarà raggiunto, restituirò ogni donazione, salvo diversa indicazione del donante di voler devolvere l’importo alla ricerca sul cancro”.
I giorni passavano e di lui si sentiva parlare ormai ovunque; tutti noi eravamo diventati parte della sua battaglia, della sua immensa storia d’amore con Luciana.
Una donna forte che, nonostante tanto dolore, è riuscita a mantenere un contatto umano con i sostenitori di Patrick, avvisandoli in prima persona della sua scomparsa con questo messaggio:
“Ieri sera purtroppo il sorriso di Patrick si è spento ma il suo ricordo resterà per sempre vivo nel mio e spero anche nel cuore di tutti voi che ci avete sostenuto in questa maledetta battaglia.
Grazie ancora una volta”.
La Vultur di Rionero ha per lui scritto:
“Purtroppo Patrick non ce l’ha fatta. Ieri, a Bologna, la sua anima è volata in cielo.
A noi il rimpianto di non aver fatto in tempo ad organizzare la partita del cuore con il Potenza, per via degli impegni play off della squadra rossoblu, ed alla famiglia Grieco i sentimenti del più vivo cordoglio e della vicinanza del C.S. Vultur 1921.
Addio, Patrick! Ti sia lieve la terra”.
Patrick non c’è più.
Ha portato con sé, per sempre, il suo ostinato sorriso, ma non è riuscito a spegnere la luce che ha lasciato in questo mondo quel giorno che ha deciso di rendere pubblico il suo dolore, unendo nella solidarietà e nella speranza migliaia di persone.
Ci uniamo al dolore di amici e parenti.