L’operazione “saldi estivi” parte Martedì 2 luglio in Basilicata con qualche giorno di anticipo su tutte le altre regioni italiane che inizieranno il 6 luglio ad eccezione della Sicilia che ha deciso per il 1 luglio.
Ne ha dà notizia Confcommercio Imprese Italia Potenza.
Sottolinea Antonio Sorrentino della Giunta Confcommercio:
“E’ l’appuntamento con il periodo più atteso dai consumatori e conveniente per fare shopping approfittando di sconti e offerte si rinnova anche quest’anno, nel mezzo della bella stagione esplosa nel caldo afoso dopo una primavera inesistente a causa del maltempo.
Puntiamo a “sfruttare” il vantaggio sulle altre regioni specie limitrofe anche per convincere i consumatori lucani che qualità-prezzo si trovano nel negozio di vicinato e non solo nel grande centro commerciale campano o pugliese.
Abbiamo venduto poco solo gli acquisti per matrimoni e cerimonie sono in linea con le vendite di giugno 2018. Dopo una stagione primaverile deludente dal punto di vista dei consumi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori ed articoli sportivi c’è attesa per questi saldi estivi che rappresentano un banco di prova per il dettaglio moda multibrand.
I saldi, tenendo conto anche di previsioni di vendita pressoché in linea con quelle dell’anno scorso, continuano ad essere appetibili per i consumatori nonostante un contesto di concorrenza globale. Ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo tra i 230 e i 270 euro.
Ma non rinunciamo a rivendicare una diversa organizzazione della stagione dei saldi perché di fatto ci penalizzano con la scadenza troppo avanzata specie in una stagione estiva come questa con un’estate appena iniziata.
E ci porteremo l’handicap anche per i futuri saldi invernali.
C’è poi il solito problema segnalato dagli esercenti Confcommercio: dopo il ‘maggio nero’ del commercio dovuto al maltempo, i commercianti hanno iniziato con largo anticipo ad applicare sconti di fine stagione da noi come un po’ in tutta Italia.
Un fenomeno che dimostra ancora di più come la normativa che regolamenta i saldi di stagione ha bisogno di modifiche lasciando ai commercianti la facoltà di scegliere come e quando scontare la propria merce, a seconda di fattori e variabili che cambiano di periodo in periodo e di zona in zona”.
Per il presidente Confcommercio Fausto De Mare:
“Veniamo da un primo trimestre dell’anno in corso di stasi commerciale, a fronte di un incremento del potere d’acquisto del reddito disponibile di quasi un punto percentuale, la variazione della spesa reale delle famiglie si ferma a un modesto +0,1% congiunturale.
Il rapporto tra la sfiducia prospettica e i comportamenti effettivi di consumo non potrebbe essere meglio rappresentato. La fragilità dei consumi più tradizionali è testimoniata dall’azzeramento o quasi della variazione tendenziale dei prezzi su alimentari e bevande, abbigliamento e arredamento.
Il turismo e i servizi connessi, anche sul fronte inflazionistico mostrano buona vitalità, però insufficiente a sostenere il sistema economico nella sua interezza. Il gap di crescita dell’Italia si riflette in parte anche nel perdurante gap inflazionistico rispetto al resto dell’Europa.
Dissipare o ridurre l’incertezza resta, in ogni caso, un obiettivo primario delle politiche economiche e della politica in generale.
Dagli esiti sull’eventuale procedura d’infrazione per deficit eccessivi al destino della tassazione indiretta con le clausole di salvaguardia, passando per le criticità nella gestione del debito e della finanza pubblica, sono molti i campi in cui si dovrebbe agire con determinazione e urgenza”.