Venosa: “Utilizzo esclusivo di materiale biodegradabile e compostabile e divieto assoluto di plastica usa e getta”. Questa la proposta…

Il problema della produzione e dello smaltimento della plastica sta diventando un’emergenza mondiale.

Il Grupoo Venosaduemilaventiquattro, in relazione alla cittadina oraziana, propone la sua visione.

Ecco i dettagli:

“Non passa giorno in cui i media non segnalino il problema e ciò che rappresenta il non corretto smaltimento di tutti i prodotti che usiamo; questi vengono abbandonati ovunque, strade, campagne, prati, boschi, spiagge.

I rifiuti poi, attraverso i fiumi, raggiungono il mare che risulta così l’elemento più inquinato da macroplastiche e microplastiche le quali producono danni irreversibili all’ambiente, agli animali marini e di conseguenza all’uomo”.

Dichiara il consigliere comunale Mollica:

“Il problema è non solo la ormai sovradimensionata produzione di plastica ma il suo utilizzo che, unito ad un cattivo smaltimento, ha di fatto portato inevitabilmente ad un punto di non ritorno.

Abbiamo inteso presentare questa mozione raccogliendo i suggerimenti del cittadino Arturo Covella, già candidato sindaco al Comune di Venosa, e farci portavoce del suo segnale.

È necessario invertire il pensiero e il paradigma radicato rispetto all’uso della plastica e alla sua conseguente produzione iniziando ad utilizzare contenitori ed altri prodotti con elementi biodegradabili; se così non sarà non usciremo mai dall’emergenza attuale.

Per poter ottenere il risultato anche un piccolo Comune come Venosa (una goccia nel mare è il caso di dire) può però dare il proprio esempio contribuendo a costruire un mondo ‘plastic free’, del resto anche il mare è fatto di gocce, e noi vorremmo concorrere, anche nel nostro piccolo, a restituire alle future generazioni quel mare sano sotto l’aspetto ambientale di cui noi in passato abbiamo potuto godere”.

Ecco il contenuto della mozione, sottoscritta dai consiglieri comunali Francesco Mollica e Angelo Antenori:

“Premessa: Raccogliamo con favore la proposta di Arturo Covella, arrivata via social, che sposa in pieno i nostri intenti e il nostro programma, di seguito la mozione:

PREMESSO CHE

L’Europa, secondo produttore di plastica al mondo, riversa in mare ogni anno 500mila tonnellate di macroplastiche e 130 mila tonnellate di microplastiche.

Che, L’Italia e uno dei principali produttori europei di stoviglie di plastica monouso che, se non correttamente smaltiti, restano in ambiente per anni, causando danni gravissimi all’ecosistema. Ogni anno finiscono in mare, direttamente o indirettamente Otto milioni di tonnellate di rifiuti plastici.

Le plastiche vengono ingerite intenzionalmente, accidentalmente o in maniera indiretta dalle specie marine.

Che, L’Unione europea, II 28 Maggio 2018, per affrontare in modo efficace l’inquinamento da plastiche, ha adottato nuove norme che mettono al bando i 10 prodotti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d’Europa;

Che, L’Unione europea ha adottato il 18 gennaio la prima Strategia sulla plastica, che si inserisce nel processo di transizione verso un’economia più circolare;

Che, L’inquinamento da plastiche configura una minaccia per gli organismi marini, per gli equilibri degli ecosistemi e per l’uomo. Neppure la catena alimentare è immune dai rischi di contaminazione soprattutto a cause delle microplastiche derivanti dalla degradazione dei rifiuti plastici in mare;

Che, II Ministero dell’ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare ha lanciato la campagna “Plastic Free Challenge (#PFC)” con la quale ha invitato, la società civile e le istituzioni, ad eliminare la plastica monouso;

Che, Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha adottato il Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti con decreto direttoriale del 7 ottobre 2013 (e successivo aggiornamento);

CONSIDERATO CHE

L’utilizzo negli uffici pubblici, di sole stoviglie compostabili e di prodotti ed imballaggi biodegradabili possibilmente ottenuti utilizzando materie prime di recupero, permetterebbe di ridurre al minimo i rifiuti prodotti.

Che, La Città di Palermo ha già approvato una mozione in tal senso e il Sindaco Orlando ha emanato un’ordinanza nel mese di Febbraio 2019 che dispone il divieto di utilizzo di materiali monouso non biocompostabili in tutti gli uffici comunali e dispone che per le future forniture di materiali monouso, i capitolati di gara escludano espressamente la possibilità di acquisto di materiali non biocompostabili;

Che, La Città di Milano ha avviato, insieme a Legambiente e Confcommercio Milano, la campagna “Milano Plastic Free”, iniziativa sperimentale per sensibilizzare gli esercizi commerciali e i loro clienti ad abbandonare le plastiche monouso, come bicchieri, posate, piatti e altri contenitori a favore di materiali alternativi, riciclabili e facilmente riutilizzabili;

Che, Il Politecnico di Torino, nel mese di ottobre 2018, ha avviato una campagna di sensibilizzazione all’interno dell’ateneo, mirata ad abbattere l’uso della plastica. Tale campagna ha come punto la sfida di ridurre il consumo di plastica. La campagna è partita tramite l’installazione di nuovi punti acqua e la consegna gratuita a dipendenti e matricole di borracce in alluminio, oltre la vendita a tariffa agevolata di questa a tutti gli studenti. Tale borraccia consente di evitare l’immissione di 8 grammi di CO2 ad ogni riempimento;

Che, Numerose amministrazioni comunali hanno recentemente approvato ordini del giorno e mozioni per aderire alla campagna “Plastic free”.

IMPEGNA

Il Sindaco di Venosa e la Giunta Comunale competente a:

  • aderire all’iniziativa #PFC (Plastic Free Challenge) promossa dal Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare;
  • promuovere campagne di informazione coinvolgendo tutti i soggetti attivi del territorio;
  • introdurre, ovunque sia possibile, negli uffici comunali l’utilizzo esclusivo di posate piatti, bicchieri, bottiglie e sacchetti tradizionali in materiale biodegradabile e compostabile con conseguente divieto assoluto di utilizzo di plastica usa e getta; Oppure Piatti, posate e bicchieri lavabili e riutilizzabili;
  • installare e promuovere l’uso di distributori dell’acqua pubblici al fine di ridurre l’uso di bottiglie di plastica;
  • avviare una campagna di acquisto e distribuzione di borracce a tutti i dipendenti comunali e a predisporre I‘avvio di una importante campagna di informazione e sensibilizzazione rivolto alla cittadinanza finalizzata alla futura estensione del divieto su tutto il territorio comunale sull’utilizzo di bottiglie di plastica usa e getta;
  • istituire una Consulta ambientale che riunisca associazioni e portatori d’interesse;
  • organizzare giornate straordinarie di pulizia di parchi, aree verdi e, soprattutto, di sponde di fiumi, torrenti, canali coinvolgendo associazioni e cittadini;
  • promuovere il vuoto a rendere;
  • promuovere presso i plessi scolastici l’installazione di erogatori di acqua al fine di ridurre l’utilizzo di bottiglie;
  • disporre che per le future forniture di materiali monouso, i capitolati di gara escludano espressamente la possibilità di acquisto di materiali non biocompostabili;
  • prevedere inoltre modifiche al regolamento TARI per applicare sconti e agevolazioni per gli esercizi commerciali che dimostrino di utilizzare in sostituzione di piatti, bicchieri, stoviglie realizzate con materiali alternativi compostabili o biodegradabili”.

Cosa ne pensate?