L’Associazione politica “Venosa Pensa” interviene a frenare i clamori seguiti all’attivazione della ZTL nella città oraziana:
“In questi giorni ha destato molto scalpore (anche più del dovuto) la istituzione della ZTL nel centro storico di Venosa.
Abbiamo accolto con favore l’istituzione della ztl, non trattandosi di una novità assoluta, ma essendo piuttosto una decisione in linea con quanto già fatto negli anni precedenti.
Allo stesso tempo, abbiamo reagito con stupore al clamore che si è venuto a determinare intorno ad un provvedimento che appare ordinario.
Alla fine dei conti, dopo un tira e molla tra istituzioni e cittadini/esercenti del centro storico, si è arrivati alla istituzione di una ztl che di fatto ricalca quella già sperimentata con la precedente giunta e che non stravolge la vita del nostro comune.
Certo, si potevano scegliere di coinvolgere maggiormente i soggetti interessati dal provvedimento in prima persona e si poteva optare per un metodo concertativo, ma non è la mancanza di questa sensibilità da parte della Giunta comunale a farci ritenere giustificato tanto clamore, in un senso e nell’altro.
L’istituzione della Ztl nel centro storico venosino, almeno nel periodo estivo, deve essere considerato un fatto di normale amministrazione, semmai, si dovrebbero studiare e concordare modalità per andare oltre le contingenze temporali.
Istituire un tavolo di concertazione e una cabina di regia a livello comunale per garantire un maggior coinvolgimento dei cittadini nelle scelte importanti che vengono assunte e, con specifico riferimento al tema della mobilità, la elaborazione di un Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile.
La nostra città infatti ha necessità di programmazione e dovrebbe rifuggire dai provvedimenti estemporanei che non incidono in maniera decisiva e radicale sulla struttura urbana.
Ecco perché, riteniamo fondamentale non tanto concentrarsi su una polemica sterile che riguarda un provvedimento che, in fin dei conti, ha una durata limitata a poche settimane, ma iniziare a pensare in maniera più complessa e più completa la mobilità e, quindi, la vita della nostra città.
Il Piano urbano di mobilità sostenibile (Pums) è uno strumento di pianificazione strategica istituito dall’art. 22 della legge n. 340 del 24 novembre 2000, che, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni), sviluppa una visione di sistema della mobilità urbana, proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali.
Pertanto, come cittadini venosini, invitiamo tutti i soggetti politici a guardare avanti, a progettare una città nuova, viva, attiva, a misura d’uomo.
Una città che però sappia guardare alle diverse esigenze della popolazione anche rispetto ai problemi del trasporto urbano e che faccia questo con un’attenta opera di programmazione degli interventi futuri.
Ci auguriamo che questo invito possa essere accolto da parte di chi amministra la nostra amata città affinché si metta subito mano alla realizzazione di un Piano Urbano di Mobilità sostenibile costruito sulle esigenze particolari del nostro borgo e dei cittadini che lo abitano”.