“C’è un detto che dice “meno paghi e più paghi” ed effettivamente è quello che sta succedendo alle famiglie lucane che hanno ricevuto le fatture dell’Aql aumentate di circa il 16%, cioè quella per l’acqua che viene consumata a casa”.
A dirlo in una nota è Nicola Lista, Coordinatore Regionale MDC Basilicata che prosegue:
“I debiti di Aql, che gestisce il sistema idrico in Basilicata, avrebbe fatto mobilitare l’azienda ad aumentare le fatture del 16% che, tra i suoi soci, ha 119 comuni per cui fornisce l’acqua ai cittadini.
Tale decisione non piace affatto ad alcuni cittadini e famiglie lucane, che si sono rivolti a noi associazione consumatori “Difesa del Cittadino Basilicata”.
La nostra tesi è semplice: non possono essere puniti i cittadini solo perché l’azienda viene male gestita da soggetti che lungi da loro saper amministrare un’azienda.
L’acqua un bene prezioso.
Gli aumenti sarebbero dunque ingiustificati.
Il Movimento Difesa del Cittadino Basilicata aprirà un contenzioso nei confronti dell’azienda lucana gestore del servizio idrico affinchè non si giungerà a una soluzione.
L’alternativa attuale per non far pagare l’aumento alle famiglie, che già vengono spremute come un limone dal mostro fiscale, è quello di un’intervento da parte dei comuni”.