In questi ultimi giorni il carburante ha visto un aumento dei costi.
Diversi distributori registrano rincari che vanno da 0,5 centesimi a 2 centesimi di euro, sia per la benzina che per il diesel.
Nello specifico il prezzo medio nazionale in modalità self della verde è pari a 1,495 euro/litro. Per il diesel si rileva invece un prezzo medio pari a 1,346 euro/litro.
Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio è di 1,611 euro/litro, mentre per il diesel la media è a 1,463 euro/litro.
Ma come mai questo aumento?
Tutto dipende dall’accordo tra Paesi Opec e non Opec siglato nei giorni scorsi. Dopo anni le 13 nazioni che compongono l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (Opec) hanno trovato un’intesa con gli altri 11 stati che non ne fanno parte per ridurre il prossimo anno l’offerta di questi ultimi Paesi di 558mila barili di greggio al giorno.
Un accordo del genere mancava dal 2001. Tuttavia la caduta libera dei prezzi dal 2014, dai 110 dollari al barile a 30 dollari ha determinato la scelta di prendere provvedimenti.
Meno petrolio in circolazione significa dunque un prezzo in rialzo.
Nelle prossime settimane i prezzi aumenteranno di 4-5 centesimi, inoltre le conseguenze si faranno sentire anche sulla bolletta del gas e dell’elettricità con un incremento del 3% delle bollette di luce e gas.