Rionero, celebrazioni Madonna del Carmelo: ecco il messaggio del Vescovo Fanelli alla città

In prossimità delle celebrazioni in onore di Maria SS. del Carmelo, ecco il messaggio del Vescovo, S.E. Mons. Ciro Fanelli, ai cittadini e cittadine di Rionero in Vulture:

“Carissimi fratelli e sorelle di Rionero,

1.    È una grande gioia per me potervi raggiungere con questo messaggio in prossimità delle celebrazioni in onore della Beata Vergine Maria, da voi venerata sotto il titolo di Maria SS. del Carmelo. Per questo ringrazio Don Giuseppe Cacosso, Parroco della Chiesa Madre, per avermi chiesto di indirizzarvi questo messaggio, e insieme a Lui saluto anche gli altri Parroci di Rionero, don Sandro Cerone e Don Rocco Di Pierro, che vi guidano nel vostro cammino di fede, e don Pasqualino Di Giacomo.

Ogni festa in onore della beata Vergine Maria è certamente espressione di amore e venerazione verso di Lei, ma è anche e soprattutto un incoraggiamento a riconoscere Gesù come il nostro unico Salvatore, ieri oggi e sempre. La missione materna di Maria è di portarci a Cristo e di aiutarci ad accogliere la sua grazia.

Infatti, nelle litanie lauretane noi invochiamo Maria come “porta del Cielo” e “casa d’oro” per evidenziare questa sua singolare missione di condurci a Gesù e di donarci la Grazia santificante che è scaturita abbondante dal mistero della redenzione.

Maria è la tenera Madre di misericordia: con la sua materna vicinanza ci offre la certezza che il nostro cammino, anche se in alcune circostanze deve attraversare le valli oscure del dolore e della sofferenza, è sempre orientato ai verdi pascoli della misericordia di Dio (Cfr. salmo 22). L’amore di Dio per noi, però, non è solo un amore esterno a noi, che ci avvolge, che ci cerca, che ci libera, che ci guarisce, ma è soprattutto amore che – riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo (Cfr. Rm 5, 5) – ci trasforma e ci trasfigura, che ci santifica e che ci rende creature nuove. L’amore di Cristo in noi genera alla filiazione divina e ci fa gridare “abba’, Padre”, facendoci camminare nella novità di vita.

2.    Questo amore ha fatto di Maria il capolavoro della redenzione, perciò Lei risplende, dinanzi ai nostri occhi, come “segno di consolazione e di sicura speranza” e ci invita a rallegrarci sempre nel Signore. La Vergine di Nazareth, la pienamente redenta, la prima creatura a godere in pienezza della forza della risurrezione, con tutta la sua vita e con la bellezza del suo volto immacolato, ci mostra anche che Dio, dinanzi al peccato di Adamo e dell’umanità, non si ferma, non si lascia bloccare, ma è sempre in ricerca dell’uomo. Il Volto di Dio che ci mostra Maria è quello del Padre ricco di amore in cerca dell’uomo; che ci cerca là dove noi siamo: nelle situazioni dolorose e difficili della nostra vita, negli affanni e nelle sofferenze, nelle fragilità e nel peccato. Dio ci cerca per restituirci la gioia di vivere in comunione con lui e con i fratelli e per ridarci la forza per proseguire con gioia e fiducia il nostro cammino (Cfr. Gv 3, 16).

3.    Per il popolo di Rionero, che si prepara a celebrare la festa in onore di Maria SS. del Carmelo, risuona forte questo invito a lasciarsi amare da Dio; a non temere; ad imitare Maria nel fare della Parola di Dio la bussola della propria vita (Cfr. Ef 1, 3). Maria, nostra Madre e Regina, sta in mezzo a noi e davanti a noi per portarci il meraviglioso annuncio che ha cambiato la sua vita. Maria dice a tutti noi: “rallegratevi anche voi con me, perché anche voi siete pieni di grazia, anche tu sei degno di stima agli occhi di Dio”.

Maria ci evangelizza ogni volta che con fiducia ci rivolgiamo a Lei.
La storia cristiana di Rionero lo attesta. Impariamo dalla nostra storia per costruire oggi relazioni più giuste, più inclusive, più solidali! Infatti, la rievocazione del passato per noi cristiani non può ridursi ad uno sterile sguardo all’indietro, ma deve trasformarsi in un risveglio di responsabilità che ci porta a vivere il presente lasciandoci orientare dai valori evangelici e a creare le premesse di un futuro migliore per tutti.

La Vergine Maria, con la forza della sua tenerezza materna, ci fa toccare con mano ciò che può fare la potenza dell’amore di Dio quando entra nella storia umana. Maria, aurora del mondo nuovo, ci apre a nuovi orizzonti e ci educa alla speranza, facendoci riascoltare le parole del profeta Isaia come rivolte a noi oggi:

“Rallegrati, o terra, gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha pietà dei suoi miseri. Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato». Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai” (Is 49, 13-15).

Maria, stella del mattino, porta anche oggi luce al cammino dei Rioneresi! Ecco perché Rionero, – contemplando il volto radioso della sua celeste patrona, la Madonna del Carmine – può ripetere le parole piene di speranza di San Bernardo: “se insorgeranno i venti delle tentazioni, se incorreremo negli scogli delle tribolazioni, guardiamo la stella, invochiamo Maria” e cesserà ogni tempesta!

4.    Invocare Maria, aiuto dei cristiani, significa accogliere da Lei l’invito perenne e liberante ad amare: ad amare da Dio e i fratelli (Cfr. Gv 13, 35). Questa è l’unica via per uscire dalla crisi spirituale odierna, che è crisi di fede, di valori e di relazione.

L’amore di Dio, quando viene accolto, genera sempre gratitudine e gratuità, valori di cui oggi la nostra società ha bisogno per uscire dal labirinto del pessimismo e dell’individualismo. Solo con la forza di questo amore nel cuore e con la luce della speranza cristiana negli occhi possiamo farci carico di chi “ha fame, ha sete, è nudo, è ammalato, è carcerato, è straniero” (cfr. Mt 25,21-46).

Gli occhi misericordiosi di Maria, verso i quali il popolo di Rionero, lungo i secoli si è rivolto, nelle calamità pubbliche e nelle necessità private, sono occhi luminosi per la luce della fede che in essi risplende, ma anche velati di dolore perché occhi che vedono tanti figli che, passando accanto alle sofferenze dei fratelli, non sono capaci di compassione (cfr. Lc 10, 25-37)!

La Santa Vergine, attraverso il suo volto, e con la forza della tenerezza con cui stringe Gesù, ci ricorda continuamente che l’amore di cui parla il Vangelo – l’amore di Dio per noi e l’amore per il prossimo – è per i cristiani “la leva” per sollevare il mondo, la nostra società, le nostre famiglie, le nostre comunità dalla apatia e dall’indifferenza: aiutati da Maria, usciamo dalla rassegnazione; abbandoniamo atteggiamenti rancorosi e distruttivi.

Impariamo da Lei a parlare il linguaggio della carità e della responsabilità; non lasciamoci imprigionare dalla tentazione al disimpegno; non facciamo entrare in noi il veleno letale della calunnia. Accogliamo il Vangelo nella nostra vita e ricordiamoci che solo l’amore crea! Di questo amore Maria si è nutrita continuamente; ma questo è anche l’amore che Lei ora ci offre come nutrimento e che ci aiuta ad aprirci all’umiltà, al disinteresse e alla beatitudine.

5.    Maria, donna esemplare, porge alla diletta comunità cristiana di Rionero lo specchio in cui riconoscere la sua vera identità, gli autentici affetti del cuore, gli atteggiamenti e i gesti che ridanno fiducia e speranza a tutti, specialmente ai poveri, ai deboli e ai sofferenti, nel corpo e nello spirito.

Con questi desideri nel cuore, ci poniamo sotto lo sguardo tenerissimo e dolcissimo di Maria SS. del Carmelo, affinché ci guidi nel cammino della vita. Umilmente mi permetto di chiedervi un favore: pregate per me; pregate per il vostro Vescovo! La Beata Vergine vi benedica, vi custodisca nella fede e nella carità e orienti i vostri passi verso il bene.

Amen”.