Per rilanciare l’agricoltura, non solo locale, non basta il made in Italy: serve una politica agraria.
Queste le priorità tracciate, in un comunicato stampa, dall’on. Luciano CILLIS (M5S):
“Sorrido nel leggere le interpretazioni più creative per valutare il governo “giallo-rosa” appena nato.
Ma resto anche mortificato nel leggere il dolore di alcuni attivisti perché ritengo, personalmente, che non abbiano compreso appieno cosa è accaduto al M5S da Marzo 2018, dopo le elezioni Politiche, quando pur essendo diventati la prima forza politica del Paese, non potevamo governare da soli a causa di una legge elettorale costruita contro di noi, votata da Pd, Lega e Forza Italia.
L’unica cosa che potevamo fare era porre i temi per realizzare il più possibile il nostro programma elettorale vedendo chi ci stava ed è così che abbiamo fatto, mettendo a disposizione i nostri voti a favore delle cose buone, nell’ unico e solo interesse dei cittadini.
Il PD non volle stipulare il contratto e ci confrontammo con la Lega.
Con loro scrivemmo, insieme, un programma di governo e siamo andati avanti sin quando Salvini ha deciso, di disonorare quel contratto e di tradire non solo il MoVimento 5 Stelle ma anche il Presidente Conte e, soprattutto, gli italiani.
Oggi il nostro interesse, unico, è ancora di provare a portare a termine tutte quelle cose che 11 milioni di italiani ci hanno chiesto di fare superando le vecchie categorie politiche, i colori e avendo come bussola solo ed esclusivamente l’interesse dei cittadini.
Quindi abbiamo indicato al PD i nostri temi e le nostre priorità, esattamente come avevamo fatto dopo il 4 Marzo del 2018, chiedendo di avere la massima garanzia affinché si traducano in fatti i nostri temi.
Ecco perché, con convinzione, faccio gli auguri di buon lavoro a tutti i ministri, al “nuovo” governo e soprattutto agli italiani affinché – dopo quanto già fatto nei primi 14 mesi – entro la fine di questa legislatura si possano realizzare altri nostri temi.
Quale componente della XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA) continuerò ad impegnarmi affinché diventino prioritari i temi sull’agricoltura del nostro programma elettorale anche per il nuovo ministro Teresa Bellanova del PD, a cui evidenzio la necessità:
- di ristabilire gli equilibri e i rapporti di forza all’interno della filiera tra agricoltori e industria della trasformazione e distribuzione;
- di potenziare l’offerta nazionale di materie prime valorizzando le eccellenze dei nostri territori;
- di semplificare le procedure burocratiche e l’accesso al credito, soprattutto per i giovani;
- di ridurre la pressione fiscale sulle Pmi agricole e non per ultimo la necessità di legiferare affinché il nostro Made in Italy non sia più inquinato: dal caporalato e dallo sfruttamento del lavoro in agricoltura, dall’uso di sostanze nocive per ambiente e salute e da metodi cruenti per gli animali da reddito.
Come sempre, non siamo di destra o di sinistra, siamo solo per i cittadini”.