Domani Lunedì 19 Dicembre, alle ore 17:00 presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Vescovile di Melfi, si terrà il convegno della Caritas dal titolo: “Natale: regalo di un lavoro da Boreano al Burkina Faso“.
Con la raccolta di offerte durante “l’Avvento di Carità”, la Caritas Diocesana intende offrire un aiuto concreto ai giovani del Burkina Faso che tornano a casa, per avviare attività auto-propulsive, grazie alla collaborazione del “Progetto Famiglia Cooperazione“, un’associazione che da anni opera in Burkina Faso impegnata nel seguire progetti di imprenditoria, accompagnando passo dopo passo le varie attività, con l’obiettivo di creare un piccolo focolaio produttivo/economico e con l’auspicio che esso possa estendersi alle altre realtà.
Investire in un Paese difficile, povero e disagiato come il Burkina Faso, non solo vuol dire iniziare ad abbattere l’ostacolo principale che motiva la loro partenza ma anche offrire un trampolino di lancio a giovani forti e determinati che possono dare tanto alla loro terra in termini di forza lavoro.
Bisogna incentivare questi giovani a restare nella propria terra per costruire un futuro a partire dalle proprie origini, contribuendo così a realizzare anche una reale crescita economica per l’intero Paese.
La prima fase del progetto prende il nome di “Melfi dona lavoro” e verrà presentata domani, coinvolgendo i protagonisti che dal centro di Boreano a Venosa sono tornati in Burkina Faso.
Nel corso del convegno interverranno Peppino Grieco, direttore Caritas Diocesana, Francesco De Maria, responsabile del progetto, ai quali si aggiungeranno le testimonianze dal Burkina Faso. Il dibattito sarà moderato da Tonio Galotta, mentre le conclusioni verranno affidate al Vescovo Gianfranco Todisco.
Il progetto rappresenta sicuramente una svolta nella gestione del problema dell’immigrazione ma non solo, anche della povertà e di altre miserie che spesso costituiscono le premesse che spingono milioni di persone ad abbandonare le proprie terre.
Speriamo che iniziative come questa possano produrre dei buoni frutti e donare dignità e futuro a chi soffre.