Pochi giorni dopo la tragedia di Catania in cui ha perso la vita un bimbo di due anni dimenticato in auto dal papà, il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli prova a fermare le polemiche con queste dichiarazioni:
“Non ci sono impedimenti che in questo momento ci facciano immaginare che nei prossimi giorni o settimane, la norma non sarà operativa”.
La legge, infatti, che prevede l’obbligo di un allarme per il trasporto dei bimbi fino a 4 anni è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale un anno fa.
Il decreto attuativo è uscito riscritto dall’esame del Tris, ufficio della Commissione europea che si occupa della prevenzione degli ostacoli tecnici al commercio nel mercato unico, per poi essere bocciato a fine Luglio.
Oggi il testo è al Consiglio di Stato, che dovrebbe esaminarlo nei prossimi giorni.
L’articolo 3 della legge stabilisce:
“Le disposizioni si applicano decorsi centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del decreto e comunque a decorrere dal 1° luglio 2019”.
Quella scadenza è stata più volte annunciata ma ad oggi il traguardo è ancora lontano.
Come sottolinea, giustamente, Altroconsumo:
“Se anche si modificasse la legge, i produttori dovranno pure avere il tempo di adeguarsi”.
Detto in altri termini, ci sono tempi tecnici da rispettare.
La legge rimane in stand-by.