L’unità operativa complessa di Medicina Nucleare dell’Irccs Crob di Rionero è stata identificata quale unico centro proscrittore in Basilicata del lutezio (Lu-177) oxodotreotide (Lutathera).
Il radiofarmaco è stato autorizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco lo scorso aprile per la commercializzazione e l’utilizzo ed aveva già ottenuto l’approvazione della Agenzia Europea del Farmaco.
Si tratta di un radiofarmaco innovativo che è indicato per il trattamento dei pazienti adulti con tumori neuroendocrini gastro-entero-pancreatici (GEP-NET) ben differenziati, progressivi, non operabili o metastatici, positivi ai ricettori per la somatostatina.
Il primo paziente della Regione Basilicata, un uomo lucano di circa 60 anni, è stato trattato questa mattina in regime di ricovero protetto nella Medicina Nucleare dell’Irccs Crob.
Il radiofarmaco in questione viene somministrato per via endovenosa e il ricovero dura in genere due giorni.
Afferma il direttore della Uoc di Medicina Nucleare del Crob, Giovanni Storto:
“La possibilità di utilizzare il Lutathera è una grande opportunità per i pazienti affetti da questo tipo di tumori neuroendocrini GEP-NET.
Questo radiofarmaco ha ricevuto la piena innovatività terapeutica e va a colmare un vuoto perché per i pazienti con NET in fase avanzata, ad oggi, non esisteva una terapia alternativa.
La notizia dell’approvazione del trattamento con Lutathera nell’ambito dei tumori neuroendocrini viene vissuta nella comunità scientifica come un importante traguardo e un concreto strumento a disposizione di coloro che sono affetti da tale malattia.
Presso l’Irccs Crob, il referente per l’arruolamento dei pazienti, previa visita medico-nucleare preliminare, è la dottoressa Teresa Pellegrino.
Per le prenotazioni è possibile contattarla al 0972 726635 o in alternativa 0972 726334 nei giorni martedì mercoledì e giovedì dalle 9:00 alle 13:00 con un impegnativa visita specialistica medico-nucleare.
I tumori neuroendocrini (NET) interessano un ampio numero di organi: polmone, bronchi, intestino, retto, appendice, pancreas.
In Italia l’incidenza di questi tumori si aggira sui 4 casi per 100.000 abitanti con tendenza a crescere con l’aumentare dell’età. Tra tutti i casi con malattia avanzata i NET del piccolo intestino sono i tumori più frequenti e rappresentano il 25 per cento seguiti da quelli del pancreas con il 22 per cento.
La maggior parte dei NET del tratto digestivo è asintomatica”.
Lo studio clinico Netter-1 ha evidenziato come l’utilizzo del Lutathera ha portato risultati significativi in termini di rallentamento della progressione della malattia, di aumento della sopravvivenza globale e con riduzione oggettiva, tramite imaging morfologico e Pet, del carico tumorale.
Inoltre si sono registrati risultati anche nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
Facciamo i complimenti a tutti i medici e i ricercatori per questa straordinaria notizia che porta quindi tanta speranza per tutti.