Venerdì 4 ottobre sono stati inviati 519.586 sms per avvisare i percettori di Reddito o Pensione di cittadinanza (Rdc/Pdc) che hanno presentato la domanda nel mese di marzo della possibilità di integrare la domanda collegandosi al link
https://serviziweb2.inps.it/RedditoCittadinanza/autocertificazione.
“Inviate la documentazione mancante o l’assegno sarà sospeso”: questo il messaggio di avviso.
Nella sola giornata di venerdì sono pervenute 114.352 integrazioni.
L’inps infatti rammenta che le prime domande di reddito o pensione di cittadinanza sono state presentate, a partire dal 6 marzo 2019, utilizzando un modello che è stato successivamente cambiato, il 2 aprile 2019, a seguito delle modifiche apportate dalla
Legge di conversione (L. 26 del 2019) del Decreto Legge istitutivo (D. L. 4 del 2019).
La Legge di conversione ha pertanto previsto un regime transitorio di salvaguardia delle richieste presentate prima della sua entrata in vigore, stabilendo che il beneficio potesse essere erogato per un periodo non superiore a sei mesi anche in assenza della nuova documentazione richiesta.
Le domande presentate a marzo 2019 e accolte sono state conseguentemente poste in pagamento fino a settembre 2019.
Da ottobre 2019 occorre però allineare il contenuto delle dichiarazioni rese da chi ha presentato la domanda nel mese di marzo a quello previsto dalla Legge di conversione.
Gli interessati sono stati avvertiti di questa possibilità tramite i recapiti sms o e-mail da loro indicati nella domanda.
I nuclei familiari interessati potranno integrare le dichiarazioni di responsabilità presentate in domanda (e prendere atto delle informative aggiornate) collegandosi al link sopra riportato, per il quale non è richiesto il PIN e che è anche indicato nel messaggio loro inviato.
Solo per le domande aggiornate fino al 21 ottobre, però, sarà possibile l’elaborazione nei tempi utili per la liquidazione della
rata di Rdc/Pdc spettante per la mensilità di ottobre.
Per chi effettuerà l’aggiornamento dopo il 21 ottobre, la prestazione resterà sospesa sino all’acquisizione della dichiarazione.
Conclude l’Inps:
“Si coglie l’occasione per chiarire che, diversamente da quanto riportato da alcuni organi di stampa, le domande di Rdc/Pdc accolte al 30 settembre sono 976.852 e che gli sms vengono inviati dall’Inps non per sollecitare nuove domande, ma con le modalità sopra indicate per consentire a chi aveva già presentato domanda a marzo di integrarla ai sensi della nuova normativa e, permanendo il diritto, non subire la sospensione dell’erogazione della prestazione”.