Grande l’attesa per la 60esima Sagra della Varola, in programma a Melfi.
L’appuntamento con i sapori d’autunno si terrà nel weekend di Sabato 19 e Domenica 20 Ottobre 2019.
La Sagra della Varola, che quast’anno ha ricevuto il marchio “Sagra di Qualità 2019“, è organizzata dalla Pro Loco “Federico II” e dal Comune di Melfi.
Come di consueto, si riconferma l’evento di punta della città federiciana.
Nel corso degli anni, infatti, ha registrato un aumento esponenziale di turisti e visitatori, con migliaia e migliaia di presenze.
Dalla felice e soprattutto lungimirante idea dell’ingegnere Pastore, che organizzò la prima sagra ben 60 anni fa, la manifestazione ha saputo crescere mostrandosi sempre più attrattiva.
C’è la valorizzazione del marroncino, esempio di castagna che cresce sul Monte Vulture, accompagnata dalla tipicità enogastronomica locale e da un’atmosfera unica e coinvolgente, propria di un attrattore turistico di primo piano quale Melfi.
Le vie del borgo diventano coprotagoniste di questo consolidato evento, arricchite da tantissimi stand che delizieranno i visitatori con le eccellenze lucane, dalla castagna ai formaggi, dall’Aglianico del Vulture al prelibato olio d’oliva.
Con la rinomata sagra, siamo al culmine del viaggio autunnale delle eccellenze gastronomiche lucane e delle regioni limitrofe.
Come si svolge.
Il circuito, che viene percorso a senso unico, parte da piazza Umberto I, centro del Borgo Medievale, in cui confluiscono, via via che arrivano, le decine di migliaia di visitatori.
Otto grandi contenitori di ferro bucherellati ad accoglierli, adatti a produrre le “caldarroste”.
Le castagne vengono anche offerte “lesse con alloro” e “cotte” con differenti aromi.
Non mancano, anzi, abbondano i dolci a base di castagna (gelato di castagna), primi piatti rigorosamente cucinati con pasta fatta a mano e sugo con castagne e diverse qualità di carne, anch’esse cucinate con castagne.
Nelle vie del borgo i numerosi ospiti saranno avvolti da sapori e profumi di prodotti di un territorio dalle grandi tradizioni agroalimentari.
Tra i vicoli, “trasonne” e slarghi del centro storico ci si può imbattere con le migliori specialità lucane:
- peperone di Senise;
- pecorino di Filiano;
- melanzana rossa di Rotonda;
- caciocavallo podolico;
- fagioli di Sarconi;
- canestrato di Moliterno;
- pane di Matera;
- salumi di Picerno;
- pasticceria siciliana, campana, calabrese.
Non mancheranno note musicali folcloristiche quali taranta, pizzica, tarantella, quadriglia ed altro, tra cui la visita al parco dei rapaci e la mostra di ceramica artistica.
Tra i gustosi appuntamenti autunnali che riscaldano l’atmosfera del nostro territorio, ce n’è un altro nato da poco, ma ugualmente apprezzato.
Il prossimo 26 Ottobre, Lavello si prepara a ridare finalmente forma alla seconda sagra su una famosa specialità locale: “Ù Cauzuncìdde dè Lavidd”, in cui il protagonista indiscusso è il raviolo di ricotta dolce, torna nel Pescarello.
Queste di Ottobre non saranno solo sagre enogastronomiche, ma un mezzo affinché le tradizioni locali esplodano in tutto il loro commovente splendore.