Il venticinquesimo anniversario dello stabilimento FCA di San Nicola di Melfi è stato celebrato nella giornata odierna con una cerimonia che ha visto anche la presenza delle autorità politiche regionali e locali, oltre che dei rappresentanti del mondo del lavoro.
Un anniversario importante, nel quale il clima registrato è stato parzialmente festoso, nonostante la situazione di difficoltà che sta registrando da alcuni mesi il settore Automotive a causa della crisi del mercato europeo e di politiche economiche internazionali protezionistiche.
La produzione dei nuovi modelli previsti nel 2020 proprio nello stabilimento di Melfi ha lasciato, comunque, spazio alla speranza e all’ottimismo anche nelle dichiarazioni dei partecipanti.
A cominciare da quella del segretario della Fismic Basilicata, Pasquale Capocasale:
“Lo stabilimento FCA di san Nicola di Melfi ha rappresentato una novità assoluta nel processo di industrializzazione della regione Basilicata.
Un insediamento che non solo ha avuto ripercussioni positive sul mondo del lavoro, assicurando stabilità occupazionale e benessere a molti lavoratori, ma anche sull’economia regionale.
Il marchio FCA ha tratto sicuramente vantaggio dalle produzioni di qualità che hanno interessato in questi anni lo stabilimento lucano.
E se questo è stato, lo si deve alla grande professionalità delle maestranze che, con spirito di sacrificio e serietà, hanno dimostrato tutto il loro valore.
In questi primi 25 anni i rapporti con i vertici aziendali non sono stati semplici, ma sempre caratterizzati da un rispetto reciproco che ha portato anche a significativi accordi.
Il mio auspicio è che lo stabilimento di Melfi della FCA possa avere un futuro roseo.
Bisogna lavorare tutti insieme per riuscirci.
I nuovi modelli che il gruppo intende produrre qui, a cominciare dalla nuova Compass all’inizio del nuovo anno, permetterà di ritornare ai livelli lavorativi di qualche mese fa.
Da parte nostra vigileremo affinché tali impegni siano mantenuti dando, con i fatti, quelle rassicurazioni sul futuro occupazionale che i lavoratori dello stabilimento FCA di Melfi si aspettano”.
Così il Segretario Regionale UILM Basilicata, Marco Lomio:
“I primi 25 anni dello stabilimento di Melfi vanno sicuramente accolti come un grande risultato dall’intera comunità lucana.
Il 16 Ottobre 1994 venne inaugurato lo Stabilimento Fiat Sata di Melfi, oggi FCA, che ha contribuito notevolmente allo sviluppo industriale, economico e sociale della nostra regione.
Oggi bisogna affermare – senza nessuna titubanza – che la scommessa dell’allora “prato verde” di Melfi è stata vinta grazie al contributo, al lavoro, ai sacrifici e alla professionalità dei lavoratori dell’intera area industriale di Melfi.
Non è stato facile cambiare impostazione sociale/ industriale, forse “pochi” credevano alla laboriosità del popolo lucano; invece i lucani hanno dimostrato, in tutti questi 25 anni, di essere in grado di soffrire anche nelle varie crisi succedutesi ma anche di essere pronti alle diverse sfide che hanno caratterizzato il nostro passato, ma soprattutto siamo certi che TUTTI oggi sono pronti ad affrontare i prossimi cambiamenti.
FCA sicuramente è stata una vera e concreta opportunità per tanti giovani, che varcarono i cancelli di un immenso stabilimento industriale, non solo il più grande del Sud e di Italia, ma varcarono quei cancelli soprattutto con tante speranze e aspettative.
Gran parte di esse possiamo dire che sono realtà, oggi TUTTI quanti insieme dobbiamo vincere una sfida ancora più impegnativa, quella della transizione, dell’elettrificazione, che davvero per noi TUTTI potrà garantire non solo il presente ma soprattutto crediamo che potrà rappresentare una vera opportunità per i nostri giovani e soprattutto per i nostri figli.
La UILM di Basilicata ha sempre lavorato in tal senso, non è stato semplice in alcuni casi, ma ogni scelta assunta in questi 25 anni aveva solo un obiettivo: il lavoro!”.
Così l’assessore regionale alle Attività Produttive, Francesco Cupparo:
“Vorremmo oggi ringraziare tutti voi lavoratori che avete dimostrato, negli anni, di essere portatori di valori e di valore che sicuramente ha arricchito e arricchirà l’intero tessuto sociale non solo della Lucania ma dell’intero nostro Paese.
A 25 anni dall’inaugurazione dello stabilimento di Melfi che si chiamava Fiat, da parte dell’allora presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, alla presenza dell’imprenditore simbolo del made in Italy Gianni Agnelli, la riflessione sul passato, presente e futuro della più grande fabbrica lucana vede fortemente coinvolto anche il Governo regionale.
La Regione intende svolgere un ruolo importante per i progetti che riguardano il Campus per l’innovazione del manufacturing di Melfi, nato nell’ambito di una Convenzione Quadro tra il Gruppo Fiat e la Regione Basilicata, che ha investito negli anni proprie ed ingenti risorse finanziarie.
Innanzitutto, vogliamo recuperare il terreno perduto nel passato a causa di quella che si è rilevata come una grave sottovalutazione da parte di chi ci ha preceduto.
La situazione del mercato italiano e mondiale dell’auto ci impone di adeguare la nostra attenzione rispetto alle profonde novità intervenute per soddisfare le richieste di nuove auto, a risparmio di consumo e meno inquinanti, rilanciando l’attività del Campus che ruota attorno al binomio innovazione – competitività: attraverso le attività sviluppate all’interno del Campus, che ho avuto modo di conoscere direttamente in una visita a Giugno scorso, si punta ad elevare il livello competitivo e tecnologico dell’intero tessuto imprenditoriale lucano.
Il mio impegno, in attuazione delle deleghe che mi sono state attribuite è perciò innanzitutto teso a recuperare relazioni meno formali, rispetto al passato, con il management Fiat ed esprimere valutazioni e proposte nel merito dei progetti di innovazione tecnologica nel pieno rispetto della distinzione dei ruoli.
Sono convinto che la missione del Campus di Melfi – sviluppare motopropulsori, sistemi veicolo, materiali, metodologie e processi innovativi per migliorare la competitività dei prodotti di Fca – rappresentare Fca negli ambiti della ricerca collaborativa a livello europeo e nazionale, partecipando a progetti di ricerca precompetitiva e promuovendo lo sviluppo di una rete di contatti e partenariati a livello internazionale.
Supportare Fca nella valorizzazione del proprio capitale intangibile – può trovare un sostegno istituzionale per accrescere in Basilicata l’occupazione diretta ed indotta.
La presenza del Campus di Ricerca e Alta Formazione in Basilicata offre anche una concreta opportunità di occupazione e carriera ai giovani lucani, favorendo l’impiego di risorse presenti sul territorio.
Quanto ai problemi di competitività dello stabilimento di Melfi dobbiamo impegnarci nei confronti di RFI alla elettrificazione della linea ferroviaria per il trasporto delle auto, prodotte a Melfi, in modo da superare il gap infrastrutturale che pesa sul futuro dei programmi Fca di nuovi modelli”.
Nel giorno in cui Fca celebra il 25° compleanno dello stabilimento Melfi, il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista, lancia un appello alla politica regionale e invoca:
“una politica industriale all’altezza delle sfide del mondo globale.
La presenza di un colosso industriale come Fca e del suo indotto avrebbe dovuto indurre la classe dirigente di questa regione a porre come priorità assoluta il tema delle infrastrutture al servizio del polo industriale di San Nicola di Melfi e di come sostenere i processi di innovazione tecnologica e di rafforzamento del capitale umano.
Su questi punti il bilancio della politica regionale è del tutto insufficiente.
C’è bisogno di lavorare tutti nella stessa direzione perché una fabbrica non è eterna ma nasce e si rigenera solo se ci sono le condizioni che la favoriscono.
Oggi viviamo una fase di stagnazione a causa delle incertezze politiche ed economiche.
I lavoratori di Fca e delle fabbriche dell’indotto stanno pagando a caro prezzo questa situazione.
Per questo il futuro della più importante industria nazionale dovrebbe essere in cima all’agenda del governo, e invece si parla di altro.
A Melfi si è chiuso un ciclo ventennale si è aperta una nuova fase.
Melfi è senza ombra di dubbio una delle fabbriche automotive più avanzate al mondo, ma per vincere la competizione globale non basta essere i più bravi: occorre dimostrarlo con idee e progetti innovativi.
Nel piano industriale queste idee e questi progetti ci sono e vanno messi in pratica nel più breve tempo possibile.
Allo stesso tempo le istituzioni sono chiamate ad accompagnare questo processo di riposizionamento strategico con politiche industriali adeguate e costruendo intorno al polo industriale di Melfi un vero e proprio ecosistema intelligente.
Il 2020 sarà un anno fondamentale per il futuro di questo stabilimento, come Fim Cisl confidiamo nel lancio delle nuove motorizzazioni elettriche, ibride e della Jeep Compass che consentiranno la messa in sicurezza del lavoro e dei lavoratori”.