Sabato 19 Ottobre 2019, è stata inaugurata, presso la sala conferenze dell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Monticchio, la mostra archeologica “Fragmenta. Il Monastero di Sant’Ippolito di Monticchio”, ideata e realizzata in sinergia dalla Provincia di Potenza e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata per illustrare uno scorcio di storia medievale di quell’area attraverso l’esposizione di significativi materiali provenienti da due poli religiosi strutturalmente distinti, ma costituenti un unico complesso:
- il Monastero benedettino di Sant’Ippolito;
- la Badia di San Michele.
La storia delle ricerche relative a Sant’Ippolito, sull’istmo tra i due laghi, parte nel 1963 con le prime indagini condotte in alcuni ambienti del Monastero, in particolare presso la chiesa di primo impianto, la cosiddetta trichora ascrivibile al X-XI secolo d.C. nella chiesa con campanile attiva tra il XII e il XV secolo d.C. e nell’area del contemporaneo chiostro.
Le indagini proseguono negli anni Settanta e Novanta del Novecento, a seguito della parziale demolizione della S.S.n.167 “dei Laghi”, dirette dalla Soprintendenza Archeologica della Basilicata, con l’esplorazione e la scoperta, nei medesimi settori, di un’altra struttura sacra, di una sepoltura femminile altomedievale e di parte di un coevo mosaico pavimentale.
Gli ultimi scavi risalgono al 2011, a seguito della ratifica di un accordo tra la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, la Soprintendenza Archeologica della Basilicata e la Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera.
Nel corso delle indagini, i dati emersi hanno restituito importanti informazioni sulla distribuzione spaziale delle strutture funzionali annesse al complesso.
La musealizzazione dei materiali rientra in un progetto di valorizzazione e fruizione del sito attraverso le misure “Atella (PZ), complesso di San Michele e Sant’Ippolito di Monticchio – Progetto di restauro e valorizzazione – Per. 113/08 del 28/11/2008 – Programma Lotto 2007/2009” e “Fondi Lotto 2010 – Per. 58/2011”.
Il periodo storico presentato in questa mostra, allestita in una location particolarmente suggestiva, ben si integra alla narrazione interattiva di trasformazioni geoclimatiche, territoriali, faunistiche, floristiche, antropologiche, sociali e culturali del Museo di Storia Naturale del Vulture della Provincia di Potenza, occupante i primi tre livelli della Badia di San Michele, che si connota come strumento di connessione fra la storia più antica del Vulture (che affonda le sue radici ben 750.000 anni fa) e quella più recente, con l’intensa e diffusa devozione verso Sant’Ippolito e San Michele.
La serata inaugurale ha avuto inizio alle ore 17:30, con i saluti e gli interventi:
- dell’ing. Enrico Spera (Direttore del Polo delle Arti e della Cultura della Provincia di Potenza);
- dell’arch. Francesco Canestrini (Soprintendente ad interim SABAP Basilicata);
- della dr.ssa Mara Romaniello (Archeologa SABAP Basilicata);
- di Lorena Trivigno (Archeologa);
- del Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino.
È seguita la visita all’esposizione da parte dei presenti.
Questi gli orari in cui sarà possibile visitare la mostra, ad ingresso gratuito:
- Martedì, Venerdì e Domenica,
ore 9:00/13:30 (ultimo accesso ore 13:00) – ore 14:30/17:30 (ultimo accesso ore 17:00);
- Mercoledì, Giovedì e Sabato:
ore 9:00/13:30 (ultimo accesso ore 13:00).
Lunedì: chiuso.