Anche in Basilicata è boom di ”Pings calls”, chiamate truffa – con prefisso +216 – dalla Tunisia.
Come funziona la truffa.
A qualsiasi ora del giorno e della notte, potreste ricevere una telefonata, brevissima – il tempo di uno squillo o poco più – da un numero straniero.
L’intento è quello di indurre la povera vittima a richiamare il mittente della telefonata.
A quel punto parte la truffa: appena sarà avviata la telefonata il malcapitato sarà connesso ad una linea a pagamento e sarà privato immediatamente del credito telefonico a sua disposizione, oppure potrebbe incorrere – come spiega a Modenatoday Adele Chiara Cangini, responsabile Adiconsum Emilia Centrale – “nell’attivazione di una miriade di servizi in abbonamento non richiesti, ovviamente con costi elevati”.
Ecco quanto ci segnala un nostro lettore:
“I malfattori chiamano con squilli di breve durata, con l’intento di farsi richiamare: richiamando i numeri incriminati, si incombe nei casi peggiori in tentavi di phising (furto d’identità).
Questo per esperienza personale spesso accade ad un mio familiare, voci e notizie da fonti certe, anche ad altri utenti in Basilicata”.
Come difendersi.
Ecco le indicazioni dell’Adiconsum Emilia centrale:
- “tenere a mente il prefisso +216 e non rispondere né richiamare nessuno di questi numeri;
- stare attenti anche alle chiamate provenienti da Moldavia (prefisso +373) e Kosovo (prefisso +383): anch’essi già noti per pratiche fraudolente”.
Voi avete ricevuto queste chiamate?