Il consigliere regionale di Avanti Basilicata che ha aderito ad Italia Viva, Luca Braia, dichiara:
“La bocciatura dell’emendamento con il quale chiedevamo l’istituzione del Fondo di solidarietà da parte della maggioranza è un’altra occasione perduta per dimostrare di essere il governo del cambiamento, passando dagli slogan ai fatti.
Continuerò a fare battaglia sul tema, presentando una proposta di legge e vedremo se continueranno a dimostrarsi sordi ai problemi della comunità.
L’iniziativa ha il sostegno di tutte le associazioni di categoria, soprattutto di quelle agricole, e la ritengo di grande utilità per la collettività, colpita più volte ed anche di recente da eventi calamitosi rilevanti, che mettono a rischio l’esistenza delle aziende stesse.
Ringrazio i colleghi consiglieri del Movimento cinque stelle, i consiglieri Quarto e Baldassarre, che avevano votato quella mozione che era stata approvata a maggioranza, con i soli voti contrari della Lega, il 19 novembre scorso, gli stessi che però non hanno votato l’emendamento, vanificandone il presupposto.
Postare anche un cifra simbolica, approvare l’emendamento e istituire immediatamente il fondo, anche con una cifra simbolica, avrebbe consentito la partenza di un iter istruttorio finalizzato alla redazione, da parte della Giunta e delle Commissioni preposte, di un regolamento attuativo in attesa di trovare nel bilancio regionale, da redigere, nei prossimi mesi, le finanze adeguate di immediato utilizzo.
Mettere in piedi un fondo le cui risorse possono essere recuperate anche da fondi europei, da fondi dello Stato o da entrate straordinarie con un utilizzo chiaramente più semplificato ed immediato, andava incontro all’esigenza di agire con tempestività, senza attendere l’istruttoria delle domande e il riscontro da parte del Governo nazionale che non sempre posta le finanze, modalità attuative legate all’applicazione della troppo burocratica legge n. 102 del 1994.
Rispondere alle esigenze di imprese e cittadini, vuol dire creare strumenti nuovi ed avviare procedure che possono essere efficaci ed immediatamente operative, con un sostegno che può essere variegato, dal facilitare l’accesso al credito, come fondo di garanzia, per la riduzione degli interessi, le cui modalità sono da decidersi in apposito regolamento regionale.
I casi di emergenza, purtroppo, in questa regione, capitano con una certa sistematicità.
Ieri, col voto contrario all’emendamento, si è deciso che non si intende andare in questa direzione.
Stupiti, ne prendiamo ancora una volta atto.
Con buona pace delle promesse elettorali di immediato intervento in caso di calamità, devastante soprattutto per le imprese agricole, e con buona pace delle passerelle sui luoghi colpiti”.