“Il bilancio di Garanzia Giovani in Basilicata è fallimentare”.
È netto il giudizio dei segretari generali della Cgil e della Cisl Basilicata, Angelo Summa ed Enrico Gambardella, che accusano la giunta regionale di aver escluso anche questa volta le parti sociali dalla discussione.
Di seguito la nota integrale inviata alla nostra Redazione.
“A leggere i dati, appare evidente che la volontà di sottrarsi al confronto con le forze sindacali e imprenditoriali nasce dal tentativo di mascherare un bilancio che è molto al di sotto delle attese programmate in termini di impatto occupazionale, a meno che non si voglia considerare la burocratica presa in carico del giovane un indicatore sufficiente di attivazione e di uscita da una condizione di marginalità.
Tale indicatore forse va bene come contentino per l’Arlab ma ha il difetto di non dimostrare alcunché.
Il vero indicatore di riuscita della misura è il numero di posti di lavoro attivati o di reinserimento nel circuito scolastico e formativo, e qui il risultato è assai magro.
È arrivato il momento di fare un’analisi seria per evitare che nella seconda fase di Garanzia Giovani si ripetano i medesimi grossolani errori del passato e evitare l’ennesimo intollerabile sperpero di danaro del contribuente.
Di qui la proposta di Cgil e Cisl di attivare un vero osservatorio delle politiche attive del lavoro che si occupi di studiare i fenomeni, disegnare le politiche pubbliche e misurare i risultati con il coinvolgimento dei soggetti sociali competenti.
Allo stesso tempo va esaltato il protagonismo del privato sociale nei servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, in affiancamento ai centri per l’impiego e alle agenzie private”.
Gambardella aggiunge:
“Al contrario, continuare nella logica dell’auto-esaltazione, della mancanza di trasparenza e delle passerelle a uso e consumo dei politici, è solo un modo per continuare ad ingannare i giovani e rubare loro la cosa più preziosa: il futuro”.