“Con il recente scorrimento di tutta la graduatoria dell’Avviso Pubblico “La piccola distribuzione in marcia verso l’innovazione” – a seguito dell’incremento della dotazione finanziaria dell’Avviso per un ulteriore importo di € 1.106.047,35 che ha consentito di concedere aiuti ad ulteriori 70 microimprese del comparto commercio-servizi – la Giunta regionale ha dato prova di sensibilità per i problemi di un settore importante per l’economia e l’occupazione.
Lo abbiamo fatto attraverso la forma di contributo in conto impianti e in conto gestione, finalizzati al rilancio delle attività commerciali, soprattutto nei centri storici, promuovendone gli investimenti in innovazione di prodotto, processo, organizzativa. Da parte del Governo nazionale, invece, registriamo un atteggiamento di autentica ostilità come provano le scelte in materia di regime fiscale per tutti i possessori di partite Iva”.
A sostenerlo è l’assessore regionale alle Attività produttive, Francesco Cupparo, per il quale:
“ogni sforzo che la Regione sta compiendo, nella ristrettezza di risorse finanziarie disponibili, di fatto, è vanificato da politiche sbagliate e punitive del Governo. In proposito il calo delle partite Iva calcolato dal Mef anche in Basilicata certifica l’inversione di tendenza sull’imprenditorialità: i lucani, come in generale tutti gli italiani, non hanno abbastanza fiducia da scommettere su sé stessi e sul Paese.
La platea degli autonomi è stata esclusa dai benefici fiscali del decreto legge Irpef, la tassazione resta soffocante, permane un clima di diffidenza che tende a far passare le partite Iva non come un popolo di lavoratori, che danno a loro volta lavoro, ma di potenziali evasori.
Il risultato: una partita Iva su quattro è finita sotto la soglia di povertà.
E ora è arrivato anche l’obbligo del Pos, che non fa ben sperare per il futuro.
Insomma, siamo di fronte all’ennesima spia di una ripresa ben lontana dal giungere e di una politica che anziché sostenere le forze produttive del Paese le ostacola.
Sono queste le valide ragioni che ci vedono a fianco delle partite Iva nelle proteste che si sono intensificate, specie sui social”.