Nuovo strappo all’interno delle “Sardine”.
Questa volta a tenere banco su tutte le testate giornalistiche è il battibecco fra una sardina lucana e i vertici del suo stesso movimento d’appartenenza, i quali, reduci da un importante incontro con il ministro per gli Affari regionali e le autonomie del governo giallorosso Boccia, hanno dichiarato alla Stampa:
“Qui una forte rappresentanza del sud”;
Subito l’intervento dell’attivista lucano, il quale ha replicato:
“Non c’è la Basilicata però”.
Ma la delegazione sotto attacco non si è fatta sorprendere e ha prontamente sottolineato come, pur avendo convocato la referente della Basilicata, questa non fosse mai arrivata.
Immediata la risposta del contestatore, il quale ha chiarito:
“Noi sardine lucane abbiamo votato per non fare venire la nostra portavoce, per non umiliarci.
Ce l’avete detto ieri all’una, l’appuntamento era alle tre.
Chi ha deciso che dovevate venire voi, qual è il metodo democratico di questo movimento”.
Repentino l’intervento di Mattia Santori (uno dei leader più in vista delle Sardine):
“Noi abbiamo portato per la prima volta il sud dentro l’agenda politica, se non ti sta bene vuol dire che non ti interessa.
Ne abbiamo parlato con il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia. Senza tacere un deficit che Sardegna, Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia e Molise conoscono sotto forma di sanità, istruzione, continuità territoriale e investimenti sempre troppo timidi e inadeguati”.
In tutta risposta, il lucano ha consegnato ai leader un mazzo di teste d’aglio, per:
“ricordare il petrolio, le dighe, lo spopolamento della Basilicata”.
Di seguito alcune immagini che ritraggono quanto accaduto.