A Barile una giornata per celebrare la lingua madre locale: l’arberehse! Ecco i dettagli

Celebrata a Barile da Ente Pro Loco Basilicata Aps con Pro Loco Barile Aps la Giornata Internazionale della Lingua Madre Unesco a venticinque anni dall’istituzione il 21 febbraio 2000 da parte dell’Onu.

Rocco Franciosa Presidente regionale Ente Pro Loco Basilicata Aps e Presidente Pro Loco Barile Aps, fa sapere:

“Abbiamo fortemente voluto celebrare la giornata internazionale della lingua madre presso la sede barilese del nostro organismo per testimoniare il nostro impegno di custodia e valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dalla lingua madre barilese che è l’arberehse, una delle specificità della nostra terra”.

Attraverso una diretta facebook dal profilo social Pro Loco Basilicata con il supporto di Tg7 Basilicata presso la sede Pro Loco Barile Aps e dopo l’introduzione del Presidente regionale Ente Pro Loco Basilicata Aps Rocco Franciosa, sono intervenuti:

  • Giovina Paternoster Presidente dell’Associazione Intercultura e Gruppo Folk arbereshe Kroj Barile, la quale ha declamato alcuni canti barilesi in arbereshe;
  • lo scrittore e giornalista Emilio D’Andrea, il quale ha recitato alcune poesie tratte dalla sua pubblicazione “Canti d’amore e morte al grido dei briganti. Stornelli lucani cullati dal vento della memoria”;
  • il segretario della Pro Loco Barile Renato Paternoster il quale ha letto alcune poesie scritte da lui;
  • il dirigente Lorenzo Gagliardi, il quale ha declamato alcuni caratteristici detti popolari nel dialetto barilese.

Rocco Franciosa ha concluso:

“L’iniziativa rientra nelle attività promosse su base nazionale dalla Rete Associativa Ente Pro Loco Italiane Aps che, attraverso i canali social Pro Loco Epli e le pagine social delle Pro Loco e degli enti affiliati, si impegna da anni a portare avanti l’attività di promozione dei beni materiali legati alla lingua madre rappresentata dalla moltitudine di dialetti locali che caratterizzano i paesi italiani per salvaguardare le nostre tradizioni, il nostro patrimonio popolare e la cultura delle nostre comunità”.