Il Natale è ormai passato, ma la sua atmosfera è ancora molto presente e tangibile nelle varie manifestazioni che ancora rallegrano il nostro territorio.
Una fra le più belle si svolgerà oggi, 2 Gennaio, a Filiano, intitolata “Diversamente presepe, la stella della speranza – la disabilità vista nella Natalità”, in collaborazione con la Pro Loco e il Presidente della Commissione regionale Lucani nel Mondo, Aurelio Pace.
Quello del grazioso comune lucano sarà un presepe vivente contraddistinto da umanità e tolleranza.
Aurelio Pace ha fatto sapere:
“Stasera (martedì 2 Gennaio dalle ore 17:00) al centro sociale “prof. G. Lorusso” saranno presentati dagli autori i tre splendidi e caratteristici presepi curati e allestiti rispettivamente dal maestro Franco Zaccagnino, dagli allievi e operatori dell’Istituto Padri Ttrinitari di Venosa.
Seguirà un concerto di organo, violino, oboe e voce solista nella Chiesa di San Giuseppe
La disabilità come arricchimento.
Associazioni, famiglie, cittadini, istituzioni questa sera a Filiano discuteranno dei valori del Santo Natale e della diversità.
Organizzato dalla Pro Loco, dal Comune di Filiano e dal presidente della Commissione regionale Lucani nel Mondo, Aurelio Pace, questa sera, a partire dalle 17, prima nel centro sociale “prof. Lorusso” e poi nella Chiesa di San Giuseppe, sono previsti un dibattito e a seguire un concerto di musiche natalizie.
Oltre alla ideatrice del progetto, Mimma Summa, parteciperanno al dibattito, tra gli altri, padre Angelo Cipollone, direttore dell’Istituto dei Padri Trinitari di Venosa; Lello Talucci, presidente dell’ass. Aipd; Filomena Zaccagnino, direttrice Inail Basilicata; Vito Nolè del progetto ‘Una marcia in più’; Gianni Pace, Aniello Ertico, Donatella Ungaro, Famiglia Fumero, Aurelio Pace e Giovanni Salvia.
Il Natale è una festa della famiglia e dell’uomo che si avvicina a Gesù.
In quest’ottica si inseriscono i ‘DIVERSAMENTE PRESEPI’ composti dalla maestria della tradizione lucana e dai ragazzi diversamente abili ospitati dal centro dei Padri Trinitari di Venosa.
Si tratta (come da invio delle foto) del ‘diversamente Presepe’ nel quale ogni personaggio porta con se una specifica diversità: dal pastore di colore all’ancella asiatica, dall’uomo in carrozzina al mutilato di guerra, per finire con Gesù bambino affetto dalla sindrome di Down.
Un presepe pensato non per sottolineare la diversità, ma per invitare all’inclusione, all’empatia e all’apertura verso quello che erroneamente consideriamo ‘diverso’.
Il secondo presepe è stato realizzato dai maestri operatori dell’Istituto Padre Trinitari che, adoperando la tecnica della cartapesta leccese, propongono un grande classico della tradizione meridionale: personaggi di una raffinatezza e delicatezza ineguagliabili, dipinti a mano e inseriti in un contesto minimale.
L’ultimo presepe, realizzato dal maestro e artista atellano, Franco Zaccagnino, incontra l’arte arundiana.
Un’arte semplice e insieme complessa, che sfrutta la naturale sinuosità della canna lucana per creare personaggi lineari e pregnanti di significato.
Con lo stesso materiale, l’artista lucano ha realizzato un piccolo gruppo scultoreo dedicato alla Famiglia, come primo fondamentale aggregato sociale, essa ci porta direttamente al tema della natività che, percorrendo il suo viaggio nello spazio e nel tempo, non solo porta con se i personaggi del passato, ma ne incontra di nuovi.
È l’immagine di una famiglia contemporanea che rappresenta la continuità dei valori che la Natività ci ha trasmesso”.
Questa manifestazione è, dunque, rappresenta un’occasione per liberarci dal fardello del pregiudizio, per conoscere le varie sfaccettature della diversità e scoprire quanto essa tocchi tutti noi, nessuno escluso.