Siamo agli sgoccioli e finalmente, dopodomani 12 ottobre, inizierà la Sagra dell’uva e dei prodotti tipici di Genzano di Lucania, edizione 2024.
Sarà una 2 giorni intensa e, per l’occasione, oltre alla classica possibilità di degustazione dei piatti tipici proposti dai numerosi stands che parteciperanno all’evento, ci saranno varie attrattive ed ospiti molto conosciuti.
Nella serata di sabato 12 ottobre, che è quella che da inizio all’evento, si avrà la possibilità di vedere dal vivo il conosciutissimo chef e conduttore televisivo Peppone Calabrese il quale, oltre che essere ospite di punta e quindi principale attrattiva della serata, prenderà parte alla cerimonia di apertura ufficiale della Sagra unitamente al Sindaco del Comune di Genzano di Lucania Viviana Cervellino, il Direttore musicale Nazionale UNPLI Pasquale Menchise ed il Presidente Regionale UNPLI Vito Sabia.
Nella serata di domenica 13 ottobre invece, l’attenzione si sposterà tutta sullo “Show cooking” con annessa una lotteria degustazione.
Gli Chef protagonisti stavolta saranno Battista Guastamacchia che è il Presidente Provinciale dei Cuochi Materani e Peppino Furone.
Ad allietare i presenti, in entrambe le serate, per le vie del centro storico genzanese è prevista anche della musica itinerante.
Se soltanto l’aspetto culinario, caratteristico di ogni sagra, non dovesse calamitare sufficiente attenzione o, per alcuni, risultare addirittura abbastanza noioso, sembra doveroso far sapere a chi legge che gli organizzatori hanno pensato bene di dedicare spazio anche alla cultura e, per entrambe le serate, sarà possibile visitare un “Luogo del Cuore FAI” che nel Censimento del 2022 è stato in assoluto il più votato della Regione Basilicata e grazie ai 10.481 voti ottenuti, si è piazzato alla posizione n°11 Nazionale.
Un altro gioiello architettonico genzanese forse meno conosciuto rispetto alla famosa Fontana Cavallina o al Castello federiciano di Monteserico, ma con gli interventi di recupero e restauro già iniziati presto tornerà agli antichi splendori.
Il bene monumentale in questione è il Complesso Monastico della Santissima Annunziata uno dei più antichi insediamenti francescani della Basilicata, è stato fondato nel 1321 dalla nobildonna Aquilina di Monteserico all’estremità nord del promontorio su cui sorgeva l’antico borgo fortificato di Genzano, a poca distanza dal tratto lucano dell’Appia antica.
Nel 1349 fu fatto demolire per esigenze militari e dopo pochi anni ricostruito da Roberto Sanseverino, genero di Aquilina, per essere assolto dalla scomunica comminatagli da Papa Clemente VI.
Fu riedificato sulle rovine di quello preesistente con criteri costruttivi e caratteristiche architettoniche conformi a quelli dell’edilizia locale e rifiniture interne sobrie e semplici, in linea con i canoni di povertà e semplicità per l’edilizia religiosa prescritti dai Capitoli Generali Francescani.
Ospitò per un lungo periodo anche una comunità di Monache di Clausura.