A Melfi “I tamburi dei briganti” suonano per inviare un forte messaggio di pace, solidarietà e speranza al popolo ucraino! Le foto

Un concerto bellissimo, con contenti di qualità, che ha saputo far riflettere, divertire e regalato tante emozioni.
Grazie ai “I tamburi dei briganti”, gruppo musicale dell’associazione “Insieme” onlus, che si è esibito nella sala consiliare “Nitti-Bovet” del comune di Melfi.

Il concerto, rientrante nel programma di eventi organizzati dall’Amministrazione comunale, dalla locale sezione dell’Anpi, dall’Associazione e Fondazione “Francesco Saverio Nitti” per celebrare il 25 aprile, è stato introdotto dall’intervento del presidente del consiglio comunale Vincenzo Destino:

“Tra i linguaggi che caratterizzano il programma messo a punto per celebrare la festa di Liberazione non poteva mancare la musica.

Attraverso di essa vogliamo inviare un forte messaggio di pace, di solidarietà e di speranza al popolo ucraino al quale questo 25 aprile è dedicato”.

Per la presidente della locale sezione dell’Anpi, Anna Martino:

“la musica crea vicinanza, unisce i cuori, le menti e le anime in uno spirito solo.

Ha la capacità di includere e non dividere.

Vogliamo che le note di questo concerto giungano forte a tutti quegli uomini e quelle donne che stanno combattendo per difendere la loro dignità, per l’amore del proprio Paese, per invocare la pace e diventino la colonna sonora della Resistenza ucraina“.

Al concerto, che si è aperto con l’inno ucraino cantato da una delegazione della comunità ucraina di Melfi, hanno presenziato anche:

  • gli assessori Gallo, Cignarale e Panico;
  • il consigliere provinciale Bufano e la consigliera comunale Di Lalla;
  • il direttore dell’Associazione Nitti, Gianluca Tartaglia.

Concludendo il concerto Fabio Stefanelli , a nome dell’Associazione “Insieme” Onlus e vocalist del gruppo, ha affermato che:

” I tamburi dei briganti danno fragore ai nostri temi, musicando le nostre battaglie.

Questa è la nostra forma di Resistenza, una Resistenza in un conflitto che si gioca sul campo del ridare una voce agli ultimi, a chi voce non ha più o non ha mai avuto.

Non potevamo non essere qui, oggi, a cantare e rullare i nostri tamburi per la Resistenza e al fianco degli ucraini, al fianco degli oppressi, sempre!”.

Ecco le foto.