Sepolto da quella che fino a poco tempo fa non era nient’altro che un’anonima collina, sorge un luogo abbandonato, “congelato” da secoli, con la sua antica storia, sotto uno spesso strato di terra, querce e arbusti.
Si tratta della fortezza di Cisterna: un antico borgo a Nord di Melfi, attestato agli inizi dell’XI secolo e distrutto in tempo medievale a causa di miseria ed epidemie.
Citato nel 1240 in un documento redatto per l’Imperatore Federico II, ora riscopre nuova vita grazie a Nicola Masini, Fabrizio Gizzi e Rosa Lasaponara, tre ricercatori del CNR-IBAM di Potenza.
Essi hanno elaborato le immagini ottenute tramite LIDAR, una tecnologia laser usata per telerilevare gli inquinanti, monitorare i ghiacciai, sorvegliare linee ferroviarie, misurare la distanza fra la Terra e la Luna, mappare la superficie di Marte o, come in questo caso, riscoprire antichità perdute.
Gli scienziati hanno iniziato la ricerca sui documenti per poi approfondirla sul terreno e, tramite le riprese aeree, hanno ottenuto informazioni chiave sulla struttura originale del borgo sommerso.
Il 24 Maggio, alle ore 18:30, presso la Sala del trono del Castello di Melfi, Nicola Masini (Responsabile sede di Potenza del CNR-IBAM) terrà una conversazione sul tema, dal titolo “Indagini su Torre della Cisterna, l’Antica Melfi?”.
L’evento verrà presentato da Raffaele Nigro, membro del Comitato Nazionale per il Millenario, e introdotto da Cosimo Damiano Fonseca, Presidente Comitato Scientifico per il Millenario, Accademico dei Lincei e già Rettore dell’Università di Basilicata.
Chissà quali altri tesori cela l’area settentrionale della nostra regione.
Di seguito la locandina relativa all’incontro.