Ritorna a Melfi la Coppa d’Autunno, una preziosa opportunità per sfoggiare auto d’epoca, curate dai proprietari come veri e propri gioielli, pronti a vivere gare di regolarità e cronometrate di precisione, senza dimenticare il binomio natura-turismo che caratterizza i luoghi interessati dall’evento.
Queste le caratteristiche principali della manifestazione, tornata ad essere da qualche anno un punto fermo nel panorama regionale (e non solo) delle auto storiche e curata, con grande attenzione, dal Comitato Organizzatore.
Per il Club Amici Auto e Moto d’Epoca di Melfi è un appuntamento importante anche in vista del settantennale della gara del prossimo anno (competizione nata nel 1949 per l’idea geniale dell’Ing Michele Pastore), messo in piedi grazie ad una attenta programmazione che mira a renderlo, nella sua 14esima edizione, un meraviglioso viaggio che avrà inizio nel centro storico di Melfi, per poi snodarsi tra le bellezze del Vulture (Rapolla, Barile, Rionero, Monticchio) e ritornare al punto di partenza per altre prove speciali cronometrate.
“È importante riscoprire il valore che aveva questa gara quando è nata”: così si è espresso in questi giorni il gruppo che organizza e che cerca di mettere insieme anche antiche foto, aneddoti, personaggi e vecchi protagonisti che possano dare alla manifestazione quel doveroso, necessario collegamento con il suo passato, quando essa coinvolgeva tutto il paese ed era patrimonio della gente di Melfi che si riversava per le strade per vedere passare le prime auto, come la mitica Balilla e le moto in arrivo da un po’ tutta la penisola.
Hanno aggiunto gli organizzatori:
“Poi ci sono anche persone come il Signor Vasca, morto da poco, il quale lo scorso anno ricordò, con un bel po’ di commozione, di aver vissuto la prima Coppa d’Autunno e il Signor Armando, un napoletano da anni a Melfi, il quale ricorda ancora di aver recuperato, dopo la guerra, una Jeep degli americani e di averla usata molti anni, prima di cederla ad uno del nostro team affinché la rimettesse a posto, la usasse in alcuni raduni e scegliesse, successivamente, di lasciarla in esposizione in Fca Sata dal momento in cui il marchio Jeep acquisito da Fiat Chrysler divenne patrimonio dei melfitani vista la produzione della Renegade a San Nicola di Melfi”.
E che dire di alcuni documenti da loro ritrovati coi nomi dei vincitori della prima edizione della Coppa d’Autunno.
Tra questi, anche un motociclista foggiano e l’automobilista Luigi Amati.
Quest’anno invece, nuove storie arricchiranno la manifestazione, come quella del Sig. Peppe Gentile, felice di iscriversi dopo aver scoperto che il papà Francesco e lo zio Mario erano giunti rispettivamente al 4° ed al 3° posto proprio leggendo la classifica del primo anno della Coppa d’Autunno del 1949.
Insomma, un viaggio che consentirà di respirare l’aria di un tempo ormai andato, che ha fondato il nostro presente e contribuirà a costruire il domani.