Dopo un’attesa lunga un anno ritorna l’antichissima festa dello Spirito Santo a Melfi.
Quando si festeggia la Pentecoste, Melfi rivive la propria coscienza storica con grande partecipazione.
Un sentimento di attaccamento alle proprie radici che si alimenta da 489 anni, cioè da quando l’orgoglio melfitano è stato riscattato in seguito ai tragici eventi che hanno sconvolto la popolazione, durante le lotte tra francesi e spagnoli.
Nella “Pasqua di sangue” del 1528, le truppe francesi misero a ferro e fuoco la città, allora sotto il dominio spagnolo, mietendo più di 3000 vittime. I superstiti trovarono rifugio tra i boschi del Monte Vulture, presso la chiesetta rupestre dello Spirito Santo, e lì attesero i rinforzi spagnoli che giunsero effettivamente il giorno di Pentecoste, liberando la città dall’invasione francese.
In questo contesto storico particolare emerge possente la figura di Ronca Battista.
La leggenda narra che Giovan Battista Cerone, poi detto Ronca Battista, mentre si trovava nel bosco in una giornata d’inverno a fare legna, incontrò una vecchietta che raccoglieva legna secca per darla ad un fornaio in cambio di pane. Battista impietosito le diede il suo mantello per proteggerla dal freddo e un pezzo di pane per sfamarsi. La donna, commossa dal suo gesto, gli diede un bacio sulla fronte e conferì un tocco magico alla sua roncola.
Si narra poi che Ronca Battista, durante il sacco dei francesi di Lautrec, attese in una strada stretta del centro cittadino l’arrivo degli invasori e con la propria roncola affrontò da solo i soldati francesi introdottisi in città per saccheggiare e trucidare la popolazione. Nonostante la superiorità dei nemici, si batté valorosamente fino alla morte per mano dei francesi i quali, per vendicarsi dell’affronto, uccisero gran parte della popolazione melfitana.
Da allora si ripete il tradizionale rito della rievocazione storica che nel corso dei secoli è diventato uno degli appuntamenti più importanti non solo per la città ma anche per i numerosi turisti che affollano le vie del borgo e partecipano alle varie manifestazioni in programma quest’anno nelle giornate di Sabato 3 e Domenica 4 Giugno.
Ad aprire gli eventi di oggi, Sabato 3 Giugno, l’allestimento dei campi rinascimentali in Corso Garibaldi e Piazza Duomo a cura delle associazioni “Bardulos” e “Fieramosca” alle ore 17:30.
Alle ore 18:00 l’annuncio della festa per le vie del borgo, con la banda musicale, i trombonieri, gli sbandieratori e i musici.
Alle 20:30 la scenografica presa della Porta Venosina, con il combattimento tra i soldati e Ronca Battista (interpretato da Maurizio Zollo) e l’incendio della Porta che decreta la presa della città da parte delle truppe francesi.
Alle 21:45 in Piazza Duomo lo spettacolo a cura dei trombonieri “Senatore” di Cava dei Tirreni” e gli spadaccini “Bardulos” di Barletta.
Uno dei momenti forse più suggestivi è probabilmente la salita a piedi alla chiesetta dello Spirito Santo sul Monte Vulture, un’antica tradizione che si svolge nel cuore della notte della Domenica di Pentecoste a partire dalle ore 02:00, cui segue la Santa Messa alle ore 07:00.
Alle 09:45 la partenza, dal Piazzale della Stazione, del lungo corteo di figuranti (nel programma in basso l’elenco completo delle associazioni partecipanti) che sfilerà lungo tutto il centro storico, intervallando con una serie di rappresentazioni tra cui l’esibizione dei gruppi in Piazza Duomo (ore 11:30) e Piazza Umberto I (ore 13:00).
Alle ore 16:00 in Piazza Duomo ci sarà la gara degli sbandieratori cui seguirà la premiazione finale.
Alle 19:00 nella Basilica Cattedrale si celebrerà la Santa Messa e alle 19:45, sempre in Piazza Duomo, si terrà il giuramento di fedeltà tra il Sindaco Tisbi (interpretato da Umberto Ferrieri) e il Cardinale Doria (interpretato da Claudio Loconsolo).
Il giuramento precederà il momento più spettacolare della giornata: la presa del Castello alle ore 20:30 con combattimenti, incendi e uno scenografico spettacolo piromusicale che concluderà le celebrazioni alle ore 22:00 circa.
Manca allora davvero poco ad una delle feste più belle e storiche di tutto il Vulture-Melfese e come ogni anno si prevedono migliaia di turisti e una folta partecipazione cittadina.
Non mancate!
Di seguito il programma completo dello Spirito Santo, con la mappa dei punti d’interesse in cui si svolgeranno le varie rappresentazioni.