Palazzo San Gervasio onora ancora una volta Sant’Antonio.
Nato a Lisbona nel 1195 e appartenuto all’ordine francescano, Antonio conobbe personalmente San Francesco d’Assisi, il quale lo volle come insegnante di teologia grazie alla sua capacità di comunicazione e alla sua profonda conoscenza.
Viaggiò molto e in Italia lasciò un segno profondo, soprattutto nel Nord del Paese.
Morì a Padova nel 1231, a soli 36 anni, e qui fu sepolto.
Rapidamente canonizzato da papa Gregorio IX (in meno di un anno), venne proclamato Dottore della Chiesa nel 1946.
Il culto di Sant’Antonio si diffuse rapidamente in tutta Europa: sono tante le reliquie sparse in chiese e santuari.
Punto di riferimento resta la Basilica del Santo a Padova, meta di pellegrinaggi e opera architettonica di grande pregio artistico.
Nel Vulture-Melfese la devozione per Sant’Antonio è molto sentita, soprattutto a Melfi (dove sono presenti una chiesa e un convento a lui dedicati), a Lavello e a Barile.
Palazzo San Gervasio ha così omaggiato ieri il santo con lo spettacolo dei fuochi pirotecnici previsto il 14 Giugno ma poi non effettuato a causa del brutto tempo.
Ieri, 25 Giugno, quindi si è deciso di recuperare questo evento molto sentito dalla comunità.
In P.zza V. d’Errico si sono potuti ammirare dei bellissimi fuochi pirotecnici.
Ecco le foto scattate dal Fotografo: Alessandro Di Leo.