Il 3 Ottobre 2106 si è celebrata la prima Giornata della Memoria e dell’Accoglienza per ricordare tutti i migranti morti nel mare nel tentativo di fuggire da persecuzioni, guerre e miseria e per discutere del fenomeno migratorio e diffondere la cultura dell’accoglienza.
Il 3 ottobre di tre anni fa, infatti, al largo di Lampedusa in un tragico naufragio persero la vita 368 migranti, la maggior parte di origine eritrea.
La Fondazione Città della Pace e Arci Basilicata hanno organizzato la celebrazione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, che si è tenuta ieri sera presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Giustino Fortunato” a Rionero in Vulture.
Qui si sono incontrate la comunità di rifugiati e dei richiedenti asilo accolti dai progetti gestiti da Fondazione Città della Pace, Arci Basilicata e Cooperativa Sociale Il Sicomoro, insieme alla cittadinanza, per commemorare tutte le vittime delle migrazioni e per riflettere sulle azioni che quell’evento ha determinato sull’inasprimento delle misure di controllo delle frontiere europee e sull’assenza di una efficace strategia delle politiche migratorie.
Un minuto di raccoglimento per tutte le vittime delle migrazioni ha aperto la manifestazione e si è proseguito con un collegamento streaming direttamente con Lampedusa da dove i rappresentanti del “Comitato Tre Ottobre” hanno raccontato le attività svolte durante la manifestazione dal titolo “L’Europa inizia a Lampedusa” nel corso della quale, nei giorni scorsi circa 200 alunni italiani e stranieri hanno partecipato a laboratori e dibattiti sul tema delle migrazioni, organizzati da diverse associazioni, enti e ONG che lavorano sul campo a contatto diretto con i migranti.
All’incontro ha partecipato anche lo scrittore e giornalista Domenico Sammartino con il suo recitativo “Un canto Clandestino”, una coinvolgente riflessione sui drammi delle migrazioni che ormai avvengono ogni giorno nel Mediterraneo.