In America e sul ring era Young Corbett III, ma il suo vero nome era Raffaele Giordano, fra i più grandi pugili di tutti i tempi.
Molti non sanno che Raffaele era nativo di Rionero.
Figlio di Vito Giordano e Gelsomina Capobianco, nacque nella città fortuniana il 27 Maggio 1905.
Era ancora molto piccolo quando emigrò con la sua famiglia negli Stati Uniti, dapprima a Pittsburgh e poi a Fresno.
Il suo primo lavoro fu da venditore di giornali per le strade americane, ma dentro di lui cresceva incessante la passione per il pugilato.
Gli amici lo chiamavano Ralph, ma ben presto divenne Young Corbett III, nome irlandese che si prestava meno allo sfottò razzista, scelto per omaggiare il campione William Rothwell, noto come Young Corbett II.
All’età di 14 anni entrò nel mondo della boxe, debuttando – e vincendo – contro Paul “Young McGovern” Vautier: era il 28 Settembre 1919.
Fu l’inizio di una carriera coronata di successi: nel 1933 vinse il campionato mondiale di pesi welter contro Jackie Fields, nel 1938 quello dei pesi medi dopo aver battuto Fred Apostoli.
La sua ultima scesa sul ring fu il 20 Agosto 1940, quando vinse contro Richard “Sheik” Rangel.
Parallelamente alla carriera di pugile, faceva anche l’istruttore di educazione fisica per la California Highway Patrol, polizia stradale dello stato della California, e nel tempo libero curava la sua vigna.
Nell’arco di 12 anni di carriera, disputò 155 incontri, 121 vinti, 12 persi e 22 finiti in pareggio, per un totale di 1067 round.
Il popolo americano si appassionò sin da subito alle sue prestazioni da grande campione, tanto che a Fresno gli venne dedicata una statua in bronzo, nel 1987 fu introdotto nella World Boxing Hall of Fame e nel 2004 nella International Boxing Hall of Fame.
Purtroppo in Italia non tutti conoscono la storia e le imprese di Raffaele, a differenza degli Stati Uniti che lo hanno adottato quale campione indiscusso della boxe.