Alle ore 17:00 del Venerdì Santo è andata in scena a Venosa la rappresentazione della Via Crucis, organizzata dall’Associazione “Regina degli Apostoli”.
Edizione numero 43 che è riuscita a crearsi negli anni un linguaggio originale capace di attirare sempre più visitatori.
Complice anche la bellezza dei luoghi in cui la manifestazione avviene: la Cattedrale, il Castello, Piazza Orazio, la Fontana Angioina.
L’unione di sacro e profano, tradizione e cultura, teatro e fede, fa di questa Via Crucis uno degli eventi di punta del Vulture-Melfese, unendosi a tutte le altre rappresentazioni sacre della Settimana Santa. Infatti sono diversi gli eventi che si susseguono in questi ultimi giorni prima di Pasqua: Lunedì a Melfi con la “Passione Senza Tempo”, la prima Via Crucis in chiave contemporanea (Clicca Qui —> per le foto), Giovedì ad Atella (Clicca Qui —> per le foto) e Venerdì a Barile.
A Venosa non si guarda soltanto alle Sacre Scritture ma anche alla cinematografia come il “Gesù di Nazareth” di Franco Zeffirelli, con l’intenzione di realizzare un racconto di forte impatto emotivo.
Questa mattina invece, sempre a Venosa, è andata in scena un’altra antica processione, quella della Confraternita degli Incappucciati, frutto di un compromesso tra le Confraternite di San Rocco e del Santissimo Sacramento. Diversi partecipanti, alcuni incappucciati, hanno condotto per le vie della città le immagini del Cristo e della Madonna, oltre a rappresentare i vari momenti e i simboli della Passione.
Di seguito le foto scattate durante l’evento del Venerdì Santo.