Riceviamo e pubblichiamo una segnalazione giunta alla nostra Redazione:
“Cari amici,
non so se qualche studioso di antropologia o di sociologia, in passato, abbia fatto studi specifici sull’homo venusinus.
Questo ibrido – Orazio stesso si definiva Lucanus an Apulus anceps – che popola questa bella città di confine, gloriosa in passato e patria di tanti uomini illustri, negli ultimi anni è facilmente riconoscibile in mezzo a milioni di altri uomini per una caratteristica: cammina con gli occhi bassi.
Voi vi chiederete quale grave peccato abbia commesso per non poter guardare negli occhi i suoi simili.
Niente di tutto questo: da alcuni anni i VENOSINI DEVONO GUARDARE DOVE METTERE I PIEDI.
Volutamente ho voluto precisare, DA ALCUNI ANNI, per non dare una connotazione politica a questa mia analisi, ma la realtà dice che a Venosa non esiste basola, sampietrino, mattonella, che sia al suo posto.
Intanto la gente cade, si frattura gli arti, segnala, segnala, segnala, all’infinito, risultato?
Non succede nulla, come se gli organi preposti non dovessero salvaguardare la salute dei cittadini, come previsto dalla Costituzione.
E allora, cari concittadini, continuate a camminare a testa in giù e soprattutto fate attenzione: un attimo di distrazione può essere fatale!
P. S. Gli organi preposti talvolta non valutano bene il rapporto costi/benefici e pagano gli errori, CON I NOSTRI SOLDI!”.