A Venosa quinto appuntamento di “Fuori dal Ghetto“, la manifestazione che sostiene i braccianti migranti e apre le porte alla solidarietà, al rispetto e alla tolleranza.
Il 25 e il 26 Agosto Piazza Orazio sarà il bacino di questo lungo racconto.
Alle 18 di Giovedì 25 si discuterà sulla difficile situazione dell’agricoltura nel territorio lucano e nel Sud Italia, si parlerà di caporalato e sfruttamento dei braccianti stranieri, nella città del ghetto di Boreano, e delle possibili forme di intervento. Parteciperanno al dibattito Enrica Rigo, docente di Diritto dell’immigrazione all’Università di Roma Tre e curatrice del libro Leggi Migranti Caporali (ed. Pasini, 2015); Giulia Bari, operatrice di Medici per i Diritti Umani, che da tre anni realizza un monitoraggio sulle condizioni sanitarie e abitative dei braccianti nelle campagne lucane e calabresi e presenterà i dati del rapporto Terra (In)giusta e la situazione nel territorio di Venosa; Aboubakar Soumahoro, del direttivo nazionale dell’Unione Sindacale di Base (USB), sindacato impegnato da alcuni mesi nelle mobilitazioni dei braccianti.
Alle ore 20 verranno presentate due esperienze innovative di agricoltura rispettosa del lavoro e dell’ambiente, entrambe nate in Basilicata.
Funky Tomato è un progetto di produzione di conserve di pomodoro, nato nel 2015. Ha l’obiettivo di garantire un giusto reddito ai contadini e ai braccianti agricoli, attraverso un impiego in regola. Con la produzione di un pomodoro di alta qualità e con il sostegno di ristoranti e consumatori sensibili, vengono attivati percorsi di emancipazione dallo sfruttamento e dal caporalato (www.funkytomato.it).
Lucanapa è un’associazione che realizza processi produttivi agricoli sostenibili e innovativi, legati in particolare a prodotti tipici lucani e alla coltivazione della canapa (Cannabis Sativa L). I suoi obiettivi sono tutela del territorio, sostenibilità, salvaguardia ambientale (ad esempio con la coltivazione di canapa per la fitodepurazione di terreni contaminati).
Alle 21.30 verrà presentato lo spettacolo teatrale Occhio X Occhio e il mondo diventa cieco, regia di Valerio Gatto Bonanni, con Mohamed Kamara, Boutros Popos, frutto del progetto Black Reality, sostenuto dalla compagnia SemiVolanti. Attraverso la leggerezza della clownerie, lo spettacolo riflette sulla violenza che l’uomo attua sull’uomo e mostra i meccanismi che possono interrompere la catena di violenza e odio. Quella di Venosa è la prima data della tournée nella quale il progetto Black Reality incontrerà compagni di viaggio e iniziative nel Sud Italia.
Venerdì 26 Agosto la manifestazione Fuori dal Ghetto entra nel vivo.
Dalle ore 18 interverranno le associazioni e i gruppi impegnati sulle questioni del lavoro agricolo stagionale: Medici per i diritti umani, Chiesa Valdese-Metodista di Venosa, Unione Sindacale di Base, Circolo Arci Iqbal Masih, Produzioni Fuori dal Ghetto.
Dalle ore 20 Cena Afro-Lucana, un incontro di sapore tra culture diverse.
Dalle ore 22 in concerto Sandro Joyeux, cantautore francese promotore dell’“AntischiaviTour”, Nosenzo, Djeli Kan, Il Ristretto, Blueswoods.
Al convento di San Domenico sarà possibile visitare come ultimo giorno la mostra fotografica “Lo sciopero di Girasole 1956-2016”, curata da Tiziano Doria e Marco Padula insieme alle associazioni Fuori dal ghetto, Circolo Arci Iqbal Masih, Associazione Familiari Antistigma Alda Merini.