Nella notte è stato raggiunto un accordo salariale per il settore dell’edilizia, che coinvolge oltre un milione di lavoratori.
Le parti sociali e sindacati di categoria hanno concordato un aumento di 180 euro al primo livello, suddiviso in tre tranche.
Il contratto, con un adeguamento dell’11% all’inflazione, come fa sapere quifinanza sarà valido fino al 30 giugno 2028.
L’intesa è subordinata alla firma di tutti i testi entro febbraio 2025, con focus su formazione, sorveglianza sanitaria e misure per contrastare il lavoro irregolare.
Nella notte è stata trovata una prima intesa sul rinnovo del contratto per il settore dell’edilizia, che coinvolge oltre un milione di lavoratori.
Le parti sociali – associazioni datoriali (Ance, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Produzione e Lavoro) e sindacati di categoria (FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil) – hanno trovato un’intesa sulla parte salariale del contratto collettivo nazionale di lavoro per l’industria e le cooperative edili.
L’accordo prevede un aumento retributivo e una serie di misure per migliorare le condizioni dei lavoratori.
La firma definitiva è subordinata proprio alla conclusione di tutti i testi entro il 28 febbraio 2025, che dovranno disciplinare diversi aspetti, tra cui la sorveglianza sanitaria, la formazione, le premialità e l’implementazione della denuncia unica edile.
In particolare, saranno centrali le nuove disposizioni sulla trasferta nazionale, il lavoro straordinario e le misure per contrastare il lavoro irregolare, con un focus sulla semplificazione amministrativa tramite la denuncia unica e l’F24.
“Ancora una volta le parti sociali scelgono la strada della regolarità e della legalità attraverso lo strumento delle casse edili”, hanno dichiarato congiuntamente le sigle datoriali e sindacali. Soddisfazione anche dai sindacati Feneal, Filca e Fillea, che sottolineano come l’accordo rappresenti “un aumento salariale significativo, che tutela e rafforza il potere d’acquisto degli addetti del settore”.
L’intesa raggiunta prevede un aumento salariale di 180 euro al primo livello, suddiviso in tre tranche.
I primi 80 euro saranno riconosciuti dal 1° febbraio 2025, seguiti da ulteriori 50 euro dal 1° marzo 2026 e un’ultima tranche di 50 euro dal 1° marzo 2027.
Complessivamente, il rinnovo contrattuale garantirà un recupero inflattivo dell’11%.
L’accordo avrà una validità fino al 30 giugno 2028, offrendo ai lavoratori del settore una prospettiva di stabilità economica nel medio termine.
L’incremento retributivo è stato pensato per contrastare l’erosione del potere d’acquisto e adeguare i salari all’andamento dell’inflazione, garantendo una maggiore tutela ai lavoratori dell’edilizia.
Ora resta da definire l’intero quadro normativo con la firma dei testi entro febbraio 2025.
Le prossime settimane saranno quindi cruciali per il completamento dell’accordo e l’avvio delle misure previste.