AL CARNEVALE DI MELFI LA MASCOTTE È LUI: LO “SCAZZAMAURIELLO!”. CONOSCIAMO LA SUA STORIA

La leggenda dello “Scazzamauriello” rivive nel variopinto Carnevale di Melfi.

I cittadini della città federiciana conoscono bene questo personaggio denominato (dal punto di vista dialettale) “scazzamauridd”.

La leggenda narra che:

“Lo Scazzamauriello è un folletto leggendario, misterioso, malefico che entra nelle abitazioni e si rifugia in un luogo buio sempre in vena di fare brutti scherzi.

 Di solito si mette sul petto delle persone che dormono sul letto o sulle spalle di quelle sedute o in piedi.

 Il malcapitato si accorge della sua presenza per il gran peso che sente su una parte del suo corpo; invano grida aiuto ma nessuno riesce a vedere il mostro.

Qualche volta il temibile folletto ha voglia di scherzare e lo fa correndo su e giù per le mura, sposta oggetti facendoli cadere a terra, si nasconde sotto il letto per poi ricomparire, sempre più beffardo, in un angolo della casa.

Se si riesce a togliere il copricapo rosso dalla testa questi pur di averlo indietro è disposto a far comparire una pentola piena di monete d’oro e a scomparire per sempre.

 È benevolo con le fanciulle e le protegge dalle angherie delle matrigne e delle padrone, arrivando a fare i lavori di casa al posto loro.

 Ama anche i bambini e regala loro dolcetti e monete”.

Il medico Vincenzo Bruno di Melfi parlò dello Scazzamauriello all’interno del saggio “ I tre dialoghi delle tarantole, del vivere e morir bene e delle pietre preziose” (Napoli, Tarquinio Longo, 1602).

Questo spiritello vive nelle leggende anche di altri comuni lucani, i quali però attribuiscono una denominazione diversa del nome, così lo Scazzamauriello di Melfi  diventa “u munacidd” a Rionero e nei paesi delle Dolomiti Lucane, addirittura ad Albano di Lucania (PZ) a fine Agosto si celebra una grande festa “Le notti della magia” per omaggiare questa figura.

A Melfi l’idea di dedicare una maschera a questo personaggio leggendario è stata appoggiata anche da studenti, associazioni e persino da alcuni migranti che muniti di cartapesta, argilla, colori, cartoni e altro materiale hanno creato la maschera dello “Scazzamuriello”.

Dunque se quest’anno parteciperete al Carnevale di Melfi aspettatevi di trovare tra le maschere anche la riproduzione di questo gnomo dispettoso.

Ricordiamo che la parata ci sarà anche domani, con tante altre sorprese che vi sveleremo stasera. Anche le previsioni del tempo promettono sole e temperature gradevoli. Non resta che armarsi di maschere e coriandoli.

In barba a tutti i dispetti, il divertimento è assicurato!