Si apre un altro fronte nel delicato sistema della sanità lucana.
I sindacati si schierano sul piede di guerra a causa dell’ennesimo cambio d’appalto che rischia di lasciare a casa alcuni lavoratori.
Questa volta a finire sotto la lente delle segreterie regionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil è l’appalto delle pulizie al Crob di Rionero dove, il 16 Luglio, dovrebbe consumarsi il passaggio di consegne tra la ditta uscente “Facility” (che gestiva anche la vigilanza non armata) e la subentrante “L’Operosa”, cooperativa bolognese che si è aggiudicata la gara, secondo quanto denunciano i sindacati:
“Dichiarando costi per il personale al di sotto dei minimi contrattuali rinvenibili dalle tabelle ministeriali”.
Le tre sigle sindacali si dicono pronte a fermare il servizio e confidano nel tavolo di confronto che si terrà in prefettura Giovedì, 12 Luglio, alle 11:30.
Per Filcams, Fisascat e Uiltucs:
“Sono a rischio diverse unità di posti di lavoro dei complessivi 76 addetti per via dei tagli operati dalla stazione appaltante che ha cassato dalla gara il servizio di ritiro della biancheria e dei rifiuti speciali e ha scorporato il servizio di vigilanza non armata, optando per un ulteriore avviso pubblico per l’assunzione diretta di due centralinisti.
Non vediamo garantiti i due diritti fondamentali: il diritto al lavoro e quello alla salute”.
Continuano, i sindacati denunciano inoltre:
“Errori nella valutazione del rischio di contaminazione delle superfici, con conseguente impatto sulla frequenza del servizio di pulizia (più basso è il rischio dichiarato meno ore di lavoro serviranno), e sulla congruità dell’offerta economica”.
Filcams, Fisascat e Uiltucs lamentano, infine, la scelta del Crob e della cooperativa “L’Operosa” di procedere alla stipula del contratto in assenza delle organizzazioni sindacali, in contrasto con quanto concordato nell’ultimo incontro tenutosi in prefettura con il Crob, la cooperativa L’Operosa e la Regione.