Un nuovo traguardo quello raggiunto dall’Irccs Crob di Rionero in Vulture.
Il Programma di Trapianto Autologo di cellule staminali emopoietiche dell’Unità operativa Complessa di Ematologia ha ottenuto la certificazione da parte del Centro Nazionale Trapianti/Centro Nazionale Sangue in conformità al decreto legislativo 191 del 2007 e 16 del 2010.
A darne comunicazione è lo stesso team di valutazione che nei mesi scorsi ha esaminato il Programma Trapianti dell’Istituto di ricerca lucano. Il centro dell’Irccs Crob è certificato per le attività di: valutazione e selezione del donatore (autologo), raccolta, processazione, conservazione e distribuzione delle cellule staminali emopoietiche da sangue periferico. Le fasi di processazione e conservazione sono svolte in collaborazione con il SIT dell’Ospedale S. Carlo di Potenza.
Il trapianto di cellule staminali emopoietiche autologo rappresenta, da anni, una terapia di elezione per il trattamento di numerose malattie ematologiche e non, come leucemie, linfomi, mielomi, malattie congenite del metabolismo, immunodeficienze, patologie autoimmuni e alcuni tumori solidi.
Si tratta di una terapia salvavita consolidata e di grande successo, le cui indicazioni terapeutiche si sono notevolmente ampliate nel corso degli anni. Le cellule utilizzate nel trapianto sono le staminali emopoietiche progenitrici di tutte le linee cellulari del sangue, il che significa che sono in grado di generare globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Le staminali vanno incontro a un processo di maturazione e differenziamento che dà luogo a cellule sempre più specializzate. Le cellule staminali emopoietiche si trovano principalmente nel midollo osseo, nel sangue periferico e in quello cordonale.
Il trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche consiste inizialmente nel loro prelievo dal midollo osseo o dal sangue periferico (in questo caso attraverso specifiche procedure di stimolazione e raccolta). Segue, dopo un intenso trattamento chemioterapico mirato a distruggere le cellule maligne, la reinfusione delle cellule staminali raccolte nello stesso paziente, che è quindi al contempo donatore e ricevente, con lo scopo di ripopolare il midollo osseo.
La complessità dell’attività trapiantologica, definita e regolata all’interno di un programma terapeutico molto articolato, prevede l’azione coordinata di più strutture e figure professionali che collaborano a stretto contatto e viene svolta all’interno di strutture, come l’Irccs Crob, certificate dalle autorità competenti. Tutto il Programma Trapianti, costituito da un’unità Clinica, da un’unità di Processazione e da una di Raccolta, deve rispondere a determinati requisiti tecnico-organizzativi e di qualità, al fine di garantire la massima sicurezza al paziente.
Ad oggi sono stati eseguiti presso l’Ematologia dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture 209 trapianti di cellule staminali emopoietiche.