Alla due giorni dedicata al “Forum internazionale per attuazione protocollo di Sendai su riduzione rischio catastrofi” organizzata a Firenze il 16 e 17 Giugno, ha partecipato anche il Presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, rappresentante per l’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio Disastri UNISDR (ONU) delle autorità locali.
Valluzzi si è pronunciato sul modello di “resilienza territoriale inclusiva” costruito dalla Provincia di Potenza ed il nuovo ruolo degli Enti di Area Vasta nella “governance territoriale integrata”, prevista dalla riforma istituzionale in atto.
Riportiamo l’intervento del Presidente Valluzzi:
“La Provincia di Potenza ha scelto di investire nella prevenzione dei rischi e nella loro mitigazione, attraverso l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico delle scuole di propria competenza, la manutenzione degli alvei fluviali e la salvaguardia del rischio geologico di parte delle strade provinciali, includendo tali politiche negli strumenti di pianificazione e coordinamento dello sviluppo territoriale.
Il piano strutturale provinciale, infatti, rappresenta lo strumento strategico che ha recepito tutte le politiche di resilienza locale messe in atto, costituendo la leva principale per la costituzione del network dei 100 sindaci: un coordinamento istituzionale permanente che si propone di lavorare sulla “prevenzione”, mediante il coinvolgimento e l’interazione attiva con i cittadini, i gruppi di interesse, le associazioni e le comunità.
Un modello di resilienza, dunque, che di fatto anticipa la nuova veste assegnata dalla “Legge Delrio” alle vecchie Province, trasformate in Enti di Area Vasta al servizio dei Comuni, protagonisti della nuova architettura istituzionale basata sulla “gestione integrata” e non più su “livelli di governo separati”.
La nuova area vasta è il luogo di confronto istituzionale e di governo dei processi locali nei quali le municipalità lavorano insieme per il bene del territorio.
La Provincia di Potenza ha precorso di qualche anno questa “visione”, realizzando con il piano strutturale quella funzione di coordinamento ed assistenza tecnica ai comuni nella pianificazione e nello sviluppo del territorio che la Riforma assegna ai nuovi Enti di Area Vasta”.