Alcolock, è arrivato il decreto attuativo: ecco chi sarà obbligato a montarlo sul proprio mezzo

Quest’estate mettersi alla guida dell’auto dopo aver bevuto diventa ancora più pericoloso.

Da Luglio, infatti, dovrebbe diventare operativo l’obbligo, per i recidivi della guida in stato di ebbrezza, di montare a proprie spese l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avviamento del motore della vettura se il tasso alcolemico del conducente è superiore a zero.

Spiega repubblica che “l’adozione di questo dispositivo di blocco è introdotta nell’articolo 186 del nuovo Codice della Strada, ed è entrato in vigore il 14 dicembre 2024, ma non poteva diventare operativa senza un decreto attuativo che ne definisse le caratteristiche, le modalità di installazione e le officine autorizzate al montaggio.

Ora questo decreto c’è e il Ministero dei Trasporti nei giorni scorsi ne ha inviato una bozza a Bruxelles, che dovrà dare il proprio parere per l’approvazione entro, e non oltre, il 18 giugno.

Quindi, se non ci saranno osservazioni, l’obbligo dell’alcolock, che è già presente in altri Paesi europei, dovrebbe diventare operativo in Italia già dal prossimo luglio.

Il costo dell’installazione, con relativa omologazione, dovrebbe aggirarsi intorno ai 2 mila euro e, come disposto dal nuovo Codice della Strada, a montarlo sul proprio veicolo, compresi autobus e autocarri, dovranno essere tutti i conducenti condannati a pena definitiva per guida in stato d’ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 0,8 gr/l, per 2 anni successivi alla sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno. Se invece il tasso alcolemico supera 1,5 gr/l, l’obbligo di installazione dell’alcolock sarà di 3 anni, dopo la sospensione della patente da 1 a 2 anni disposta dal prefetto.

Chi non provvederà all’installazione nonostante l’obbligo, rischia una sanzione da 158 a 638 euro, oltre alla sospensione della patente da 1 a 6 mesi.

Sanzioni che raddoppiano in caso di manomissione del dispositivo.

Infine, tutte le sanzioni saranno aumentate di un terzo se il conducente che non ha provveduto all’installazione viene anche sorpreso in stato di ebbrezza alla guida.

Ed ora ecco nel dettaglio quanto stabilito dal decreto attuativo al vaglio di Bruxelles:

‘Il dispositivo deve rispondere a quanto previsto dalla norma EN 50436 “etilometri – metodi di prova e specifiche di prestazioni”, essere omologato come unità elettrica/elettronica (UEE) ai sensi del Regolamento ONU (UNECE) n. 10 e avere il marchio CE, oltre al numero di serie e la versione del software installata.

Si prevede poi che l’immobilizzazione del veicolo debba avvenire quando il dispositivo registra una concentrazione di alcol, nell’aria espirata dal guidatore, che supera 0 mg/l.

Devono allegare le istruzioni per l’installazione, per l’uso e per la manutenzione del dispositivo, individuare gli installatori autorizzati al montaggio dei propri dispositivi tra le officine autorizzate a svolgere le attività di meccatronica in Italia e comunicarli al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti, a cui dovranno comunicare anche l’elenco dei veicoli compatibili all’installazione dei loro dispositivi.

Il fabbricante dovrà inoltre trasmettere al Ministero il tipo di dispositivo alcolock, che risponde alla norma EN 50436, corredato della documentazione richiesta dal decreto stesso, nonché un fac-simile di un certificato di taratura, che il fabbricante dovrà poi fornire all’installatore.

Va pubblicata sul Portale dell’automobilista la documentazione inviata dal fabbricante inerente agli installatori autorizzati e l’elenco dei modelli di veicoli sui quali può essere installato ciascun dispositivo alcolock.

Sono responsabili del rispetto delle istruzioni di montaggio, compresa l’applicazione di un sigillo che impedisca l’alterazione o la manomissione dopo l’installazione.

Il sigillo deve distruggersi in caso di tentativo di manomissione utilizzando adesivi autodistruttivi.

Gli installatori forniscono, contestualmente alla dichiarazione d’installazione, il certificato di taratura del dispositivo alcolock, le istruzioni per l’uso e quelle per la manutenzione.

Inoltre, sono responsabili dell’eventuale smontaggio del dispositivo nel rispetto delle istruzioni fornite dal fabbricante.

Il decreto precisa che l’installazione e lo smontaggio del dispositivo alcolock non rientrano tra le operazioni tecniche soggette a visita e prova (collaudo) da parte degli uffici della Motorizzazione civile.

In caso di controlli, il dispositivo alcolock deve presentare il sigillo dell’installazione integro e il guidatore del veicolo deve essere in grado di esibire, in originale, la dichiarazione d’installazione e il certificato di taratura con l’intervallo di taratura valido.

Il conducente deve sempre verificare che il certificato di taratura abbia l’intervallo di taratura valido secondo le istruzioni fornite dal fabbricante”.