Pubblichiamo di seguito la nota della Fismic Basilicata in seguito alla cassa integrazione presso la Fca di Melfi.
“I lavoratori della Fca-Sata di Melfi hanno subito un nuovo periodo di cassa integrazione. Una serie di stop produttivi iniziati il 3 Settembre previsti fino al 2 Ottobre per 16 giorni di Cig complessivi. Non c’è dubbio che si tratti di una questione congiunturale legata al termine di commesse di flotte che si congiunge alla flessione stagionale sulla domanda per il modello 500X non compensata dal continuo successo della Jeep Renegade.
Nello stesso periodo continua la flessione della Punto che ha venduto il 21% in meno nel 2016 con un calo di 8 mila vetture rispetto al certo non esaltante dato del 2015. Invece la Renegade nello stesso periodo ha di poco aumentato le vendite dell’1,2% e la 500X registra un consistente calo.
Considerando che la Punto non resterà ancora in produzione per un lungo periodo, per la FISMIC si rende urgente un confronto con Fca per avere certezze occupazionali e produttive per uno stabilimento considerato modello per l’industria automobilista mondiale e per i lavoratori che in questi anni hanno prodotto sforzi eccezionali posizionandosi al Top per produttività e qualità.
Il confronto dovrà svilupparsi su un terzo modello da produrre nello stabilimento lucano. Per parte nostra siamo dubbiosi sulle voci finora circolate (rispetto alla nuova Punto) proprio perché abbiamo piena consapevolezza della problematicità a produrre in Italia vetture piccole a causa dell’alto livello dei costi di produzione.
Pertanto, la FISMIC è fiduciosa che l’affermazione del piano industriale ribadita recentemente dal Dott. Marchionne, sul raggiungimento della piena occupazione degli stabilimenti in Italia nel 2018, non possa essere smentita proprio nello stabilimento punta di diamante dell’intero gruppo multinazionale e crediamo fortemente che nel nuovo piano industriale avremo le risposte che attendiamo”.