Alla scoperta di Melfi e del Parco Regionale del Vulture per vivere sentieri, ruscelli, antichi mulini e angoli suggestivi! Ecco l’iniziativa

Scoprire le tante bellezze e le peculiarità ambientali che insistono sul territorio di Melfi e nell’intero Parco Regionale del Vulture, attraverso escursioni, appuntamenti Domenicali rivolti ad associati ed appassionati della montagna, per vivere sentieri, ruscelli, antichi mulini, angoli suggestivi ed alberi o specie vegetali ed animali di gran pregio, condividendo percorsi nella natura, per conoscerla e per amarla sempre più.

Questo uno dei compiti che vede la sezione Cai (Club Alpino Italiano) di Melfi molto attiva e con degli obiettivi importanti, soprattutto ora che il Parco del Vulture, il possente vulcano spento, il piano per Monticchio ed un susseguirsi di idee, progetti, interventi e situazioni positive, possono far crescere e valorizzare ulteriormente l’intera area naturalistica.

Una delle più recenti iniziative proposte ha avuto luogo Domenica 27 Marzo ed ha visto le sorgenti della Melfia protagoniste fino poi a giungere alla Diga del Rendina.

In un comunicato fa sapere il Club Alpino Italiano Sezione di Melfi:

“Il presidente Moscaritolo e molti dei suoi associati sono preparati e formati in ambiti diversi per creare escursioni ed eventi in maniera attenta e puntuale, per gestirli al meglio, accompagnando in sicurezza i tantissimi che si avvicinano sempre più al camminare lento e al mondo dell’escursionismo.

Sono anche formati per scoprire eventuali criticità che possono minare il tutto, segnalandolo nei loro percorsi per sempre maggior educazione ambientale, di grandi e piccoli, che garantisca la salvaguardia e la bellezza dell’area del nord regione, ancora meravigliosa e dal fascino unico.

In tal senso, fondamentale il ruolo di vari operatori Tam (Tutela Ambiente Montano) che si sono formati ed operano nel Cai, sul territorio e in momenti particolari di percorsi ed escursioni, sia in fase organizzativa che gestionale degli stessi.

Recentemente si è visto il concretizzarsi di un primo appuntamento regionale dal titolo “da Melfi alla Diga del Rendina”, in ossequio alle celebrazioni per la Giornata Mondiale dell’Acqua, che a Melfi si sposa bene con tante sorgenti e col torrente Melfia che scorre tutt’intorno alla città, con il maniero di Federico II ed una antichissima e protetta cava vulcanica.

Grande la partecipazione all’evento con un folto gruppo di partecipanti, incluse famiglie e tanti giovani, che ben fanno sperare chi ha a cuore l’amore per la natura, come quelli del Cai di Melfi”.

Ha affermato l’Operatore Regionale Tam di Melfi Monica Pocchiari che ha organizzato e gestito l’escursione insieme alla collega Carmen De Angelis (con la collaborazione preziosa dei soci CAI Maria Alfano, Antonio Sportella, Giuseppe Irenze, Adriano De Lorenzo, Salvatore Di Croce), durante una delle spiegazioni ai partecipanti:

“Sul nostro percorso di oggi di 8 km partendo dalla Melfia che costeggiamo a lungo e guaderemo in alcuni punti, scopriamo un percorso adatto a tutti.

Questo percorso include parte della pista ciclabile di Melfi e ci permette di incrociare poi una serie di antichi mulini, delle masserie, grotte, cascatelle, l’antica ferrovia, un ponte romano ed attraverso un bosco di eucalipti arrivare alla Diga del Rendina, vuota ma a lungo invaso fondamentale per le colture dell’area”.

Il presidente Moscaritolo ha voluto per l’occasione la presenza anche del Sindaco Maglione che ha lodato “il poter camminare lento, che esalta la natura e quel che si incontra nelle escursioni” ed ha aggiunto:

“Questa è un’attenzione particolare che dobbiamo dare tutti alla conservazione dell’ambiente della nostra area ed ulteriormente valorizzarlo grazie al Parco del Vulture, al Pnnr che darà spinta al borgo di Monticchio ed a progetti ed idee, come l’allungamento della pista ciclabile ed altro, che pure noi metteremo in campo nel dare sempre più quell’input a una vita ecosostenibile che valorizzi di più ciò che abbiamo e dobbiamo difendere nel tempo”.

Momento di conoscenza e condivisione, quindi, ma anche occasione propizia per monitorare angoli, zone, acque, situazioni che hanno bisogno della massima attenzione, grazie anche al lavoro del Cai Melfi che scrive:

“Queste esperienze sono destinate a chi ama montagna e ambiente sano e rispettato come il nostro, per essere sempre più vissuto e valorizzato ma anche preservato, oggi ed in futuro, da incuria, inquinamento, pratiche umane sbagliate e altre situazioni che potrebbero minarne la bellezza per sempre.

E poi appuntamento alle prossime escursioni, col loro calendario fitto di eventi, in zona, in regione, in altre parti tutto l’anno”.